Brest, 10 febbraio 2022 – il 9 febbraio a Brest, l’European Network of Maritime Clusters (ENMC), ha colto l’opportunità offerta dall’One Ocean Summit per riunire i cluster marittimi europei al fine di illustrare le loro attività e identificare le linee di azione prioritarie per contribuire alle attuali sfide della transizione ecologica, energetica e digitale.
Presieduto da Frédéric Moncany de Saint-Aignan, Vice presidente ENMC e Presidente del cluster marittimo francese, l’incontro ha visto la partecipazione di numerosi cluster europei in presenza o in collegamento virtuale in particolare, Charles Kokouvi Gafan, Presidente del CMAF – Cluster Maritime Afrique Francophone.
In rappresentanza del cluster marittimo italiano ha partecipato Laurence Martin, Segretario Generale della Federazione del Mare, che dopo aver portato i saluti di Mario Mattioli, presidente della Federazione e di Confitarma, e dell’Amb. Vincenzo Petrone, Vicepresidente della Federazione e di ENMC e presidente Assonave, ha brevemente illustrato le attività e il ruolo del cluster marittimo italiano “uno dei primi ad essere stato costituito ed uno dei primi ad aver aderito a ENMC”.
“Tutti i cluster marittimi europei sanno – ha detto Laurence Martin – che questo è un momento molto favorevole per attuare le priorità della blue-economy, in linea con la strategia e il piano di azione dalla Commissione europea nella sua comunicazione intitolata: “Verso un nuovo approccio sistemico per un’economia blu sostenibile nell’UE: Trasformare l’economia blu dell’UE per un futuro sostenibile”. Un esempio concreto – ha ricordato – è il recente Accordo tra Italia e Francia, il cd. Patto del Quirinale, firmato a Roma nel novembre scorso dai presidenti Mattarella e Macron, nel quale viene esplicitamente riconosciuto il ruolo del mare per lo sviluppo economico nonché l’esigenza di restituire una concreta centralità al Mediterraneo”.
A tal fine, da tempo i cluster marittimi europei del Mediterraneo di Italia, Francia, Portogallo, Malta e Spagna, stanno collaborando tra loro ed anche con i paesi della riva sud in ambito dell’iniziativa WESTMED su temi comuni come la salvaguardia della biodiversità, la regolamentazione della pesca e naturalmente la lotta all’inquinamento, in vista della creazione di una rete dei cluster marittimi del Mediterraneo. In proposito, Laurence Martin, ha ricordato l’azione congiunta della Federazione del Mare e delle organizzazioni federate (Assonave, Assoporti, Confitarma, Confindustria Nautica, e Ferpesca) in corso con l’Associazione Marevivo per promuovere l’approvazione della Legge Salvamare che mira, grazie all’impegno del settore della pesca, a ridurre la quantità di plastica presente nel mare.
Il Segretario generale della Federazione del Mare, ha poi sottolineato il forte impegno del settore dello shipping, e in particolare di Confitarma e dei suoi associati, verso le misure previste dalla Commissione europea nel pacchetto “Fit for 55”, che mirano a raggiungere entro il 2030 gli obbiettivi del Green Deal e in particolare, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 55% rispetto ai livelli del 1990, per arrivare alla “carbon neutrality” nel 2050.
Infine, Laurence Martin ha ricordato il progetto ZEUS (Zero Emission Ultimate Ship), che Fincantieri – azienda associata ad Assonave, leader della navalmeccanica europea – sta portando avanti con ottimi risultati per lo sviluppo di un nuovo modello di tecnologie per la produzione di energia elettrica e termica a bordo delle future navi da crociera e non solo. ZEUS è il nome di una nave sperimentale alimentata con fuel cell, con la quale si intende raggiungere l’obiettivo di aumentare il livello di sostenibilità ambientale di grandi mezzi come yacht, traghetti, navi da ricerca o da crociera riducendo le emissioni di gas effetto serra oltre che gli ossidi di azoto e zolfo.

Roma, 8 febbraio  2022 – La Proposta di legge costituzionale approvata oggi dal Parlamento inserisce la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi fra i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica italiana.
“Penso che sia una giornata epocale” commenta il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, presente in aula a Montecitorio al momento del voto.  “È giusto che la tutela dell’ambiente, della biodiversita e degli ecosistemi diventi un valore fondante della nostra Repubblica, è un passaggio imprescindibile per un Paese come l’Italia che sta affrontando la propria transizione ecologica. Per le azioni che facciamo oggi e per le conseguenze che ci saranno in futuro sulle prossime generazioni, questa conquista è fondamentale  e ci permette di  avere regole ben definite per proteggere il nostro pianeta”.
Il provvedimento, votato in via definitiva alla Camera dei deputati, modifica infatti gli articoli 9 e 41 della Costituzione e incide direttamente sullo Statuto delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di tutela degli animali.
L’Articolo 9 fa parte degli articoli “fondamentali” della Costituzione. In esso era già contenuta la tutela del patrimonio paesaggistico e del patrimonio storico e artistico della Nazione, con la riforma si attribuisce alla Repubblica anche la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi e viene specificato esplicitamente un principio di tutela per gli animali.
La modifica all’articolo 41, invece, sancisce che la salute e l’ambiente siano paradigmi da tutelare da parte dell’economia, al pari della sicurezza, della libertà e della dignità umana. E lo stesso articolo modificato sancisce anche come le istituzioni, attraverso le leggi, i programmi e i controlli, possano orientare l’iniziativa economica pubblica e privata non solo verso fini sociali ma anche verso quelli ambientali.

Gli articoli della Costituzione modificati (in MAIUSCOLO le modifiche approvate):

Articolo 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. TUTELA L’AMBIENTE, LA BIODIVERSITÀ E GLI ECOSISTEMI, ANCHE NELL’INTERESSE DELLE FUTURE GENERAZIONI. LA LEGGE DELLO STATO DISCIPLINA I MODI E LE FORME DI TUTELA DEGLI ANIMALI.

Articolo 41
L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, ALLA SALUTE, ALL’AMBIENTE.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali E AMBIENTALI.

Le modifiche introdotte dal Progetto di legge costituzionale approvato, infine, stabiliscono una clausola di salvaguardia per l’applicazione del principio di tutela degli animali negli Statuti speciali delle Regioni Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta e delle Provincie del Trentino-Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia.

La DG MARE della Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare contributi  entro il 15 febbraio 2022, a sostegno dell’iniziativa “Definire la rotta verso un pianeta blu sostenibile, un aggiornamento dell’agenda per la governance internazionale degli oceani, che assumerà la forma di una Comunicazione congiunta, attesa per il secondo trimestre 2022.
Rammentiamo che nel 2016 la Commissione europea e l’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza avevano pubblicato la comunicazione congiunta sulla governance internazionale degli oceani, come risposta dell’UE all’obiettivo 14 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile: “Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”.
La nuova comunicazione congiunta assicurerà la coerenza con i negoziati nell’ambito dell’UNCLOS sullo strumento internazionale giuridicamente vincolante sulla conservazione e sull’uso sostenibile della biodiversità marina delle zone non soggette a giurisdizione nazionale (BBNJ) e inoltre sosterrà l’attuazione del Green Deal europeo.
Chiunque possa essere interessato da una normativa o una politica UE in vigore o proposta può partecipare alla consultazione. Alcuni esempi: le amministrazioni pubbliche, le imprese, le organizzazioni della società civile e il pubblico.

https://ec.europa.eu/newsroom/mare/newsletter-archives/36345

In this issue

News:
EU and UK reach agreement on fishing opportunities for 2022
AGRIFISH Council adopts 2022 fishing opportunities for the North-East Atlantic
Fisheries Ministers decide fishing opportunities for 2022 in the Mediterranean and in the Black Seas
Join the second Pan-European Cruise Dialogue in March
Circular Bio-based Europe Joint Undertaking launched
EU pushes for stronger ocean governance at UN General Assembly
Mission ‘Restore our Ocean and Waters’ a powerful wave of actions for our ocean, seas and waters!
Sealogy: preparing the future of the sustainable blue economy

OCEAN by Euronews:
Euronews OCEAN Season 3 Episode 13 – EU and Africa: A partnership for sustainable fisheries

Stories of the monts:
BIOGEARS: bio-based materials for sustainable European aquaculture
Teknofisk: Trawling to a new tune
Upcycling: New life for marine litter with Litter Spain inclusion project
Other success stories

Map of the month:
Regional fisheries management organisations

Job opportunities:
Administrators in the field of maritime affairs and fisheries

Events:
2nd Pan-European Cruise Dialogue
BlueInvest Africa
European Maritime Day

Consultation:
The 2022 common fisheries policy and common market organisation reports: your opinion counts – take part in targeted consultations
Action plan to conserve fisheries resources and protect marine ecosystems: Your opinion counts – take part in targeted consultation

Funding opportunities:
Innovative multi-use projects combining offshore renewable energy with other activities and/or with nature protection in the Atlantic
Action for a CISE incident alerting system (EMFAF-2021-PIA-CISE)
Maritime Spatial Planning (MSP) projects (EMFAF-2021-PIA-MSP)
EMFAF call for proposals to boost regional cooperation for a sustainable blue economy
EMFAF call for proposals to implement Maritime Spatial Planning
BlueInvest Platform

Pubblications and studies:
The identification of measures to protect by-catch species in mixed-fisheries management plans (ProByFish) – Final Report
Study on integrating an ecosystem-based approach into maritime spatial planning – Project case-study reports
Study on integrating an ecosystem-based approach into maritime spatial planning – What are the lessons from current practice in applying ecosystem-based approaches in maritime spatial planning? : results from the literature review
Study on integrating an ecosystem-based approach into maritime spatial planning – Project final report : summary of project activities

 

 

 Il Consiglio  “Agricoltura e Pesca”dell’UE raggiunge un accordo sulle possibilità di pesca per il 2022

Il 14 dicembre 2021, I ministri hanno raggiunto un accordo sui diritti di pesca nell’Atlantico, nel Mare del Nord, nel Mediterraneo e nel Mar Nero per il 2022. L’accordo, concluso oggi nella sessione del Consiglio “Agricoltura e pesca”, stabilisce i limiti di cattura per oltre 200 stock ittici commerciali.
Poiché sono in corso consultazioni con il Regno Unito su stock ittici condivisi, saranno applicati limiti di cattura provvisori alle specie interessate per i primi tre mesi del 2022, in attesa di un accordo definitivo. Tali limiti sono stati fissati al 25% dei limiti dello scorso anno per la maggior parte delle specie, tenendo conto delle specificità della pesca stagionale.

 

Ministers have reached an agreement on fishing rights in the Atlantic, the North Sea, the Mediterranean and the Black Sea for 2022. The deal, concluded today at the Agriculture and Fisheries Council meeting, sets out the catch limits for over 200 commercial fish stocks.
As consultations with the UK on shared fish stocks are ongoing, provisional catch limits will be applied to the species concerned for the first three months of 2022, pending final agreement. These have been set at 25% of last year’s limits for most species, taking into account the specificities of seasonal fisheries.

 

L’Unione europea si è impegnata ad aumentare il ruolo del commercio nella lotta contro il cambiamento climatico e la protezione dell’ambiente (All.to 1). Ha firmato tre nuove iniziative per intensificare l’azione congiunta nell’Organizzazione mondiale del commercio, inviando un forte segnale politico sul perseguimento di una forte agenda ambientale per il commercio. L’UE e un numero significativo di paesi dell’OMC lavoreranno insieme per facilitare il commercio di beni e servizi verdi, promuovendo catene di approvvigionamento sostenibili e l’economia circolare. Coopereranno anche nella lotta contro l’inquinamento da plastica e per migliorare la trasparenza dei sussidi ai combustibili fossili.
La prima di queste tre iniziative è l’iniziativa per il commercio e la sostenibilità ambientale, un’iniziativa in base alla quale 71 membri dell’OMC che l’hanno approvata accettano di discutere le misure e le politiche climatiche legate al commercio che possono contribuire al meglio agli obiettivi climatici e ambientali (All.to 2).
Nell’ambito della seconda iniziativa sulla riforma dei sussidi ai combustibili fossili, 45 membri dell’OMC elaboreranno opzioni per far avanzare la trasparenza dei sussidi ai combustibili fossili nell’OMC e facilitare la riforma dei sussidi ai combustibili fossili. Inoltre, incoraggeranno i restanti membri dell’OMC ad unirsi a questi sforzi, tenendo conto delle esigenze specifiche dei paesi in via di sviluppo (All.to 3).
Infine, un gruppo di 67 membri dell’OMC ha concordato un’iniziativa sull’inquinamento della plastica e sul commercio sostenibile della plastica. Lanceranno un lavoro sulla comprensione del commercio globale della plastica, compresi i flussi di plastica incorporati nei beni scambiati a livello internazionale (All.to 4). 

EU_promotes_World_Trade_Organization_initiatives

All.to 2 Commercio e sostenibilità ambientale6R2

All.to 3 Riforma sussidi ai combustibili fossili

All.to 4 Inquinamento plastica e commercio sostenibile

 

The European Union has  committed to increase the role of trade in the fight against climate change and protecting the environment (Annex 1). It has signed up to three new initiatives to step up joint action in the World Trade Organization, sending a strong political signal on pursuing a strong environmental agenda for trade. It has signed up to three new initiatives to step up joint action in the World Trade Organization, sending a strong political signal on pursuing a strong environmental agenda for trade. The EU and a significant number of WTO countries will now work jointly on facilitating trade in green goods and services, promoting sustainable supply chains and the circular economy. They will also cooperate on battling plastic pollution and to enhance transparency of fossil fuel subsidies.
The first of these three progressive initiatives is the Trade and Environmental Sustainability Initiative, an initiative under which 71 endorsing WTO member agree to discuss trade related climate measures and policies that can best contribute to climate and environmental goals (Annex 2).
Under the second initiative on fossil fuel subsidy reform, 45 WTO Members will elaborate options to advance transparency of fossil fuel subsidies in the WTO and facilitate the reform of fossil fuel subsidies. In addition, they will encourage the remaining WTO Members to join those efforts, while accommodating the specific needs of developing countries (Annex 3).
Lastly, a group of 67 WTO Members agreed on a plastics pollution and sustainable plastics trade initiative. Theywill launch work on the understanding of global trade in plastics, including flows of plastics embedded in internationally traded goods (Annex 4).

EU_promotes_World_Trade_Organization_initiatives

Annex 2 Trade and environmental sustainability

Annex 3 Initiative on fossil fuel subsidy reform

Annex 4 Plastics pollution and sustainable plastics trade

 

Roma, 3 dicembre 2021. Si è tenuta l’ultima riunione – in video conferenza – del 2021 del Consiglio della Federazione del Mare, presieduto da Mario Mattioli.

Hanno partecipato i vice presidenti della Federazione Anton Francesco Albertoni (Confindustria Nautica) e Vincenzo Petrone (ASSONAVE); il Segretario Generale Laurence Martin (CONFITARMA), il vice segretario generale Marco Paifelman (FEDERAGENTI), nonche i Consiglieri e gli invitati permanenti Giorgio Berlingieri (AIDIM); Francesca Biondo e Emanuele Sciacovelli (FEDERPESCA); Giovanni Lettich e Romano Grandi (Collegio Capitani), Pierluigi Portalupi (ANIA), Andrea Scarpa (FEDESPEDI) Sandro Scarrone (CETENA).

Hanno partecipano altresì in qualità di invitati: Giovanni Caprino (Cluster BIG), Roberto Cazzulo (RINA), Rosalba Giugni (Marevivo), Luca Grilli (ANCIP), Amm. Vincenzo Montanaro e CV Francesco Iavazzo (Stato Maggiore della Marina), Matteo Marconi (Assorimorchiatori) Leonardo Manzari (WestMed Italy), Tiziana Murgia (Assoporti), Gianpaolo Neri (MAECI) e Fabrizio Vettosi, (CONFITARMA);

Il Presidente Mattioli ha sottolineato che grazie all’intensa attività svolta negli ultimi mesi la Federazione del Mare è sempre più percepita a livello nazionale, europeo e internazionale come attore privilegiato sulle tematiche della blue economy. “La crescente consapevolezza del ruolo centrale dell’economia del mare nel quadro della ripresa economica globale è stato un importante stimolo per la Federazione che nel corso dell’anno ha dimostrato un grande dinamismo partecipando a numerosi incontri in presenza o da remoto. Ancora una volta si dimostra che lavorando insieme ed unendo le forze il cluster è più visibile e più ascoltato. Dobbiamo continuare su questa direttrice con un sempre maggior coinvolgimento e contributo delle organizzazioni federate e dei nostri partner per un network marittimo sempre più forte”.

In particolare, a seguito della firma del protocollo d’intesa con Marevivo, la Federazione si è fortemente attivata nella campagna di promozione della Legge Salvamare contribuendo con Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma e Federpesca all’adozione del provvedimento al Senato. Si attende ora l’approvazione definitiva da parte della Camera dei Deputati di questa legge che, come ha affermato Rosalba Giugni, presidente di Marevivo, rappresenta un importantissimo strumento a tutela del mare ma anche della salute di tutte le persone.

Inoltre, a seguito della firma del protocollo con il Cluster Big, la Federazione del Mare ha avviato una serie di azioni di cooperazione tra le rispettive strutture, che si potranno concretizzare a breve in un partenariato strategico a livello europeo con benefici per le PMI nei settori della resilienza e internazionalizzazione degli ecosistemi industriali; innovazione tecnologica e formazione. “le numerose realtà imprenditoriali legate all’economia del mare per raggiungere l’obiettivo, devono fare rete e mettere a disposizione le proprie competenze e le proprie idee – ha affermato Roberto Caprino – contribuire alla crescita del sistema paese attraverso il ruolo sempre più determinante dell’economia blu”.

Sempre nell’ottica del rafforzamento delle relazioni internazionali della presenza della Federazione del Mare, Leonardo Manzari, national contact hub di West Med, ha illustrato i progressi registrati al termine del biennio di presidenza italiana Westmed (5+5), volta a creare un’alleanza dei cluster marittimi nel Mediterraneo, nonché le principali conclusioni della Westmed Statkeholders Conference “Corridors to sustainable Blue Development-Accelerating Innovation and cooperation in the WestMED”, tenutasi a Roma il 9 novembre 2021 e le progettualità in corso.

Particolare attenzione è stata dedicata al tema del Women Empowerment: in proposito, Tiziana Murgia ha illustrato la campagna di sensibilizzazione sui territori avviata in ottobre da Assoporti, che ha visto nella Giornata per la Parità di Genere un punto di partenza per azioni concrete che saranno messe in atto. Sono molte, infatti, le AdSP stanno organizzando seminari, incontri ed altre iniziative sui propri territori sullo stesso tema. Il progetto di Assoporti e delle AdSP, Women in Transport – the challenge for Italian Ports, mira a rafforzare l’impiego delle donne nei porti e offrire pari opportunità per le donne e gli uomini in questa fase di transizione del lavoro portuale. Francesca Biondo, direttore di Federpesca, ha illustrato l’azione dell’associazione sul tema dell’empowerment delle donne nel mondo dell’industria ittica ricordando il convegno del novembre scorso dedicato alle tutele, opportunità, sfide per il futuro per le donne nel settore della pesca: un’occasione per guardare alle sfide future e verificare lo stato dell’arte del mercato ittico in relazione all’occupazione femminile. Laurence Martin, segretario generale della FdM, ha ricordato i dati pubblicati nel 2020 dall’ICS nel Rapporto Diversity Traker dal quale emerge che nello shipping le donne rappresentano solo il 7,5% dei lavoratori marittimi e il 30% in ruoli di responsabilità. “Possiamo e dobbiamo fare di più per aumentare questi numeri, almeno per raggiungere l’obiettivo del 12% di donne impiegate a bordo delle navi entro il 2023 e del 25% entro il 2040. Una forza lavoro più diversificata assicura una più ampia gamma di talenti ed esperienze necessarie per affrontare il futuro dello shipping”.

Infine, il Consigliere Gianpaolo Neri ha illustrato gli ultimi sviluppi del dialogo Italia-IORA supportato dalla Federazione sulle questioni attinenti alla blue economy; Fabrizio Vettosi, consigliere Confitarma e presidente dell’ECSA Ship Finance WG ha fatto il punto sullo stato dell’arte della EU Taxonomy and Platform on Sustainable Finance e Giorgio Berlingieri, Presidente di AIDIM, Associazione Italiana di Diritto Marittimo, ha aggiornato i consiglieri sulle ratifiche delle convezioni internazionali che interessano il settore.

Dal 30 novembre 2021 è online il nuovo sito della Federazione del Mare, completamente rinnovato nella sua veste grafica per favorire la navigazione e rendere più facile il reperimento delle informazioni. (https://federazionedelmare.it/)
Il restyling grafico e strutturale è stato pensato anche per rendere più efficace e immediata la comunicazione delle attività non solo della Federazione ma anche delle Organizzazioni Federate e degli Enti partners che insieme costituiscono il network dei cluster marittimi.
Dal punto di vista dei contenuti multimediali, è stata inserita la nuova sezione MEDIA dove saranno disponibili foto e video.
“Fornire informazioni e notizie in tempi sempre più rapidi – ha affermato Mario Mattioli, Presidente della Federazione del Mare – ha stimolato la modernizzazione del nostro sito web. E’ più accurato e intuitivo nelle informazioni rese disponibili oltre che di più facile e rapida consultazione nelle varie sezioni”.
La Federazione del Mare si sta avvicinando anche al mondo dei social media: sono già attivi la pagina su LinKedin ed un canale su Youtube, facilmente raggiungibili dal nuovo sito Internet.

Il 9 novembre,  con 220 voti favorevoli e 15 astenuti, la Legge Salvamare è stata approvata dal Senato.

Marevivo e Federazione del Mare, insieme a Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale, Lega Italiana Vela e Stazione Zoologica Anton Dohrn, ringraziano i Senatori per aver accolto l’appello con il quale il mondo del mare ha chiesto a gran voce l’approvazione del provvedimento. “Siamo molto soddisfatti, ma ora non possiamo abbassare la guardia – dichiara Rosalba Giugni, presidente di Marevivo – Continueremo a seguire l’iter legislativo per la sua approvazione definitiva, che ora più che mai è necessaria”.

 

NON C’È PIÙ TEMPO!

Parte oggi un video-messaggio con cui Marevivo, Federazione del Mare, Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale, LIV e Stazione Zoologica Anton Dohrn chiedono al Parlamento con forza l’approvazione immediata della Legge SalvaMare.

L’inquinamento è un’emergenza planetaria che va affrontata con misure adeguate.

La legge Salvamare è uno strumento efficace e concreto, che ci chiede anche l’Europa con Green Deal e la Mission Healthy Oceans. Ferma al Senato dopo l’approvazione in Commissione, la legge aspetta ora di essere calendarizzata e votata in aula.

Il provvedimento consentirebbe ai pescatori di portare a terra la plastica recuperata con le reti, attualmente ributtata in mare per non commettere il reato di trasporto illecito di rifiuti.

La legge prevede, inoltre, l’installazione di sistemi di raccolta alla foce dei fiumi per intercettare la plastica prima che arrivi in mare. E non solo: si occupa anche di dissalatori, educazione, campagne di pulizia, inquinamento da microfibre, Posidonia oceanica e tanto altro.

Le acque territoriali italiane rappresentano un quinto del Mar Mediterraneo, scrigno di biodiversità unico. Il nostro Paese è caratterizzato, infatti, da oltre 8.000 chilometri di coste, trentadue Aree Marine Protette, nove arcipelaghi, 27 isole minori abitate, oltre 500 porti e approdi e sono 200.000 le imprese italiane blu che producono il 3% del nostro PIL. Inoltre, vista la posizione dell’Italia “Promontorio di Europa nel Mediterraneo”, può avere parte preminente di cerniera nelle politiche euro mediterranee.

L’inquinamento è una piaga per l’ecosistema marino, che produce più del 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbe il 30% della CO2 prodotta, ma solo se è in buona salute.

Per questo non possiamo più permetterci di non agire.

Il video è disponibile a questo link: https://youtu.be/xYL0YYUoJaE