Uno dei capisaldi per velocizzare le procedure è quello di chiarire le funzioni tra enti che interagiscono nelle aree portuali

Secondo l’Associazione dei Porti Italiani, diventa sempre più urgente intervenire sul tema semplificazione. Uno degli esempi che riguardano le AdSP quotidianamente è la norma sulla pianificazione portuale che è determinante per lo sviluppo delle aree portuali. Su questo tema occorre chiarire bene e ribadire senza indugi la ripartizione dei compiti tra enti territoriali e AdSP, sempre nel rispetto delle competenze di ciascuno, ma cercando di evitare che si possano creare pericolosi veti tra enti.  Ricordiamo che l’obiettivo comune di tutti gli enti coinvolti è certamente quello di rendere le aree portuali competitive e garantire uno sviluppo che possa portare benefici ai territori circostanti sia in termini economici che occupazionali.

Ma la semplificazione è indispensabile anche su altri temi come il dragaggio e le procedure previste nel Codice degli Appalti, certamente mantenendo saldi i controlli ma rendendoli più fluidi, come Assoporti ha più volte sottolineato.

“Chiediamo a gran voce un intervento complessivo e organico, “ha dichiarato il Presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, “anche al fine di garantire la realizzazione delle opere finanziate con PNRR e Fondo Complementare entro i termini previsti. Uno di questi interventi riguarda certamente la suddivisione chiara di tutte le competenze sulle aree portuali, per evitare rallentamenti che non ci possiamo permettere. Desideriamo sottolineare l’importanza della chiarezza normativa, indispensabile per evitare che le interpretazioni delle norme possano diventare ostacoli alle decisioni. Occorre semplificare anche nella riscrittura di norme precedenti assicurandosi di non appesantirle.”

24 Novembre 2022

Una sedia rossa in Assoporti per ricordare tutte quelle donne vittime di violenza di genere

Per l’Associazione è necessario lavorare tutti insieme tutto l’anno contro questo fenomeno

 Roma: “Non basta ribadire l’impegno nella lotta contro le disuguaglianze di genere, e in particolare contro la violenza sulle donne soltanto uno o due volte all’anno”, esordisce così il Presidente dell’Associazione dei Porti Italiani, Rodolfo Giampieri, in riferimento alle iniziative messe in atto in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Per questo motivo, oltre ad aver aderito al progetto “Posto Occupato”, che nasce per sensibilizzare le persone contro la violenza sulle donne attraverso l’occupazione di una sedia contrassegnata che diventa il simbolo di quella donna che non c’è più, Assoporti ha deciso di lasciare una sedia rossa all’ingresso dei propri uffici per dire basta a questo terribile fenomeno così diffuso nel nostro Paese.

“Abbiamo intrapreso diverse iniziative relative alla disuguaglianza di genere in questi anni, come la sottoscrizione e diffusione del Patto per la Parità di Genere, ne parliamo spesso in occasione di eventi e convegni, ma adesso vogliamo che si ricordi ogni giorno entrando in ufficio che nel nostro Paese c’è un serio problema di violenza sulle donne, “ha proseguito Giampieri, “siamo in fondo alle classifiche europee e non è tollerabile. Come portualità vogliamo dare il nostro contributo alle azioni di sensibilizzazione e confermo che molte Autorità di Sistema Portuale stanno facendo campagne di sensibilizzazione importanti, non soltanto in tema di promozione di ambienti di lavoro che superino le disuguaglianze, ma anche in riferimento alle numerose violenze perpetuate contro le donne.”

 

Un anno fa la sottoscrizione del Patto per la Parità di Genere
Per celebrare questo importante passo l’Asssoporti ribadisce il proprio impegno

L’iniziativa era nata da una richiesta fatta in occasione della giornata internazionale dei diritti della donna nel 2021 da parte del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. Assoporti con le AdSP si sono subito attivati per l’avvio di un percorso dedicato al lavoro femminile in ambito portuale.
Così nasceva il progetto – Women in Transport – the challenge for Italian Ports – per ribadire l’impegno nella lotta contro le disuguaglianze di genere, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, nonché le priorità dell’Unione Europea e del PNRR.  Il Patto per la Parità di Genere, dopo l’adesione della totalità delle AdSP, è stato inviato alle imprese portuali e ai concessionari con la presentazione anche nelle opportune sedi di incontro con il cluster e le parti sociali.
In occasione del suo primo compleanno vorremmo ricordare che lo scopo del Patto è quello di migliorare le condizioni di lavoro femminile, di valorizzare le attività svolte dalla componente in questione e di definire politiche aziendali che coinvolgano tutti i livelli dell’organizzazione. Ciò al fine di sensibilizzare, formare e comunicare con tutte le lavoratrici e i lavoratori per consentire parità di trattamento, pari rappresentanza e la generale promozione di ambienti di lavoro che favoriscano la piena collaborazione per superare le disuguaglianze. Un impegno, quello di superare le disuguaglianze, che l’Associazione vuole portare avanti in quanto si tratta di una parte integrante della modernizzazione complessiva del comparto.

Il prossimo 22 giugno, si svolgerà l’Assemblea di ASSOPORTI, a partire dalle ore 9.45, a Roma, presso la Sala Spazio Vittoria, Via Vittoria Colonna n. 11, ROMA.
L’Assemblea sarà svolta con una formula che prevede sia la presenza che la modalità digitale in streaming. 

Pertanto, è necessario confermare la  presenza entro il prossimo 20 giugno, registrandosi esclusivamente attraverso l’apposito banner sulla homepage del sito web dell’Associazione: www.assoporti.it, compilando il modello.

Si segnala che per accedere alla sala in presenza è obbligatorio indossare la mascherina FFP2.

Si riporta il Programma Assemblea Assoporti del 22 giugno 2022

L’Assemblea Pubblica di Assoportisi terrà il prossimo 22 giugno, a partire dalle ore 9.45, a Roma, presso la sala Spazio Vittoria, Via Vittoria Colonna n. 11, ROMA.
L’Assemblea sarà svolta con una formula che prevede sia la presenza che la modalità digitale in streaming.
Per confermare la Vostra partecipazione sia in presenza che in streaming, è necessario registrarsi esclusivamente attraverso l’apposito banner sulla homepage del sito web dell’Associazione: www.assoporti.it, compilando il modello.
Sarà cura dell’Associazione fornire aggiornamenti su eventuali regole connesse alla situazione del COVID-19.

Assoporti Assemblea 22giugno Save the Date

 

 Assoporti ed SRM (centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) inaugurano un nuovo format della newsletter “Port Infographics”.

La newsletter con le statistiche ed i dati aggiornati sui trasporti marittimi e la portualità

  • Cresce ancora il trasporto marittimo mondiale in termini di tonnellaggio: +3,4% le stime per il 2022. La flotta navale aumenta del +2,9%.
  • A livello internazionale avanzano ancora i porti dell’area MENA (Middle East & North Africa) in termini di competitività e attrattività; il LSCI (Liner Shipping Connectivity Index) aumenta di oltre 30 punti dal 2006 ad oggi. Si riduce in modo costante il gap con gli scali del Nord Europa.
  • Per il nostro Paese ancora elevata la “dipendenza” dal mare del commercio internazionale: un terzo dell’import -export di tutte le regioni italiane avviene via nave; per il Mezzogiorno questo dato diventa quasi il 60%. Dopo il calo generale del 2020 del -17% i primi 6 mesi del 2021 mostrano chiari segnali di miglioramento, con un +33%.
  • Nove regioni italiane superano gli 8 miliardi di Euro di import-export marittimo. In testa Lombardia ed Emilia-Romagna. Sicilia e Campania prime nel Mezzogiorno.
  • Il 2021 ha messo sempre più in luce la fragilità delle supply chain globali. L’impennata dei noli caratterizza lo shipping su tutte le principali rotte: al terzo trimestre 2021 lo Shanghai Containerized Freight Index registra un +255% sul 2020.
  • Si rileva una minore qualità del servizio di trasporto containerizzato: a novembre 2021 solo il 34% delle navi è arrivato in orario nel porto di destinazione con una media dei ritardi delle navi di 7,3 giorni.
  • Prosegue il fenomeno dei container vuoti “stressato” dai mercati di esportazione del Far East: dopo la forte crisi di fine 2020, il Container Availability Index di Shanghai a novembre 2021 indica ancora una carenza strutturale di contenitori nelle rotte strategiche.
  • In Italia sono presenti oltre 12.600 imprese della filiera dei trasporti marittimi, in crescita dell’8% rispetto a 10 anni fa.
  • Veneto, Campania, Toscana, Liguria e Sicilia le regioni, con il maggior numero di imprese, superano quota 1.200.
  • Inizia la risalita dei porti italiani: i primi 9 mesi del 2021 indicano un’importante ripresa: +10%, pari a oltre 345 milioni di tonnellate. Il Ro-Ro (Roll on Roll off) è il tipo di merce che registra la crescita più alta, +19%.
  • Investimenti in sostenibilità sempre a buoni ritmi: a livello globale il 34% dell’orderbook si riferisce a navi che adottano carburanti e propulsori alternativi.
  • Cresce il business del bunker: i porti di bunkeraggio GNL attivi nel mondo sono 141 e ne sono pianificati ulteriori 95.
  • Speciale occupazione femminile: importante presenza delle donne negli uffici delle Autorità di Sistema Portuale: il 43% del totale; la percentuale scende al 29% nei ruoli dirigenziali e nei quadri.

La pubblicazione è consultabile cliccando qui: port-graphics-1-2022

Il numero è stato interamente realizzato attraverso l’uso di infografiche. L’obiettivo del concept è di offrire al lettore una visione immediata del fenomeno oggetto di analisi e delle principali statistiche ad esso collegate.
La Newsletter vuole offrire agli operatori uno spaccato sul Mediterraneo e sulla valenza del trasporto marittimo e della portualità a livello globale, nonché il posizionamento dell’Italia, alla luce dei cambiamenti strutturali seguiti alla pandemia, con i riflessi sul commercio internazionale.
Ricca di informazioni la pubblicazione si sofferma, oltre che sui principali dati di traffico, anche su fenomeni marittimi come l’impennata dei noli, la ridotta affidabilità dei servizi di trasporto, il container shortage (carenza di container). Tutti elementi che impatteranno sulla competitività delle infrastrutture portuali.
Un altro aspetto innovativo di questa newsletter riguarda i focus specifici dedicati alla sostenibilità ed all’occupazione femminile in ambito marittimo. La figura femminile, non tradizionalmente accostata ai lavori in ambito marittimo, ricopre un ruolo rilevante, destinato a crescere.

Il Presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, ha commentato, “si rilancia un’iniziativa con SRM che ritengo sia molto importante per il nostro settore. Abbiamo messo a sistema i nostri dati e il know-how dei ricercatori di SRM per creare un prodotto divulgativo utile anche per le previsioni prossime. I porti sono in una fase di trasformazione sotto molto punti di vista e il Mediterraneo è tornato ad avere un ruolo centrale e strategico per i traffici mondiali. Illustrare possibili scenari e prossime sfide è importante perché conoscere è essenziale per decidere.”

Massimo Deandreis, Direttore Generale di SRM ha dichiarato che: “prosegue la nostra collaborazione con Assoporti; è un partenariato per noi importante che ci consente di elaborare informazioni sempre aggiornate sui porti italiani e sulla filiera della logistica che rappresenta un asset strategico per il nostro Paese.  I dati dimostrano che i porti italiani crescono e questa tendenza è destinata a rafforzarsi anche grazie al PNRR che assegna ai nostri scali quasi 4 miliardi di Euro. Un sistema portuale forte e resiliente è una componente fondamentale per un Paese che vuole essere competitivo e attrattivo sotto il profilo commerciale e giocare il ruolo che gli compete negli scenari e nelle sfide geo-economiche del Mediterraneo.”

“Ministro Giovannini: bene Assoporti, coordinando le AdSP, ha gestito molto seriamente tema disuguaglianze di genere nel settore dei porti, dotandosi di un manifesto di azioni per affrontare il tema dell’empowerment delle donne”.

 

Roma: Confermata una stabile ripresa per ciò che riguarda il traffico merci nei primi nove mesi del 2021. È quanto emerge dall’elaborazione dei dati delle AdSP effettuata da Assoporti. Come si evince dalle tabelle e dai traffici, nel 2020, gli scali italiani avevano movimentato 441,8 milioni di tonnellate di merci, con un calo del 10% rispetto ai 490 milioni del 2019. Già nel primo trimestre 2021 l’import export via mare aveva registrato un incremento del 3% sul 2019.

Rispetto al periodo gennaio-settembre 2020, profondamente colpito dall’emergenza sanitaria, si registra una crescita in tutti i settori di traffico.

È importante evidenziare che si sta registrando, rispetto al periodo gennaio-settembre 2019, un recupero dei livelli precedenti la crisi nella movimentazione di merci e passeggeri.

Infatti, rispetto al periodo gennaio-settembre 2019, i primi nove mesi dell’anno in corso, seppur con una riduzione delle percentuali nella movimentazione di rinfuse liquide, evidenziano significativi segnali di crescita nel settore delle merci varie e nei movimenti di contenitori.

Per quanto riguarda il settore delle crociere, di fatto azzerato dalla crisi pandemica, lo stesso risulta ancora essere il settore con maggiori difficoltà. Tuttavia, la ripartenza sta avvenendo grazie all’Italia, e sarà il 2022 l’anno in cui si dovrebbero vedere dati di crescita più significativi. Discorso molto simile per il segmento passeggeri in generale che risente delle limitazioni di mobilità che la pandemia ha imposto sia a livello interno che nei collegamenti con gli altri Paesi transfrontalieri.

In ogni caso, si tratta di un anno di assestamento che ancora non ha raggiunto un flusso di traffico analogo a quello precedente alla pandemia, anche se le premesse di ripresa ci sono tutte.

Il Presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, ha sottolineato che, “Stiamo vedendo una portualità in ripresa che ci fa guardare al futuro con un ragionato ottimismo. I porti, che sono parte integrante della logistica moderna, si sono mostrati resilienti e organizzati tanto da garantire l’approvvigionamento dei beni in tutto il Paese, come abbiamo più volte ricordato. I segnali di ripresa dovranno essere accompagnati e rafforzati da tutti gli investimenti necessari per garantire la competitività dei porti, come previsto dal PNRR e dal fondo complementare, che pongono obiettivi ambiziosi e fortemente stimolanti anche per la transizione ecologica e digitale del comparto. Totalmente diverso il tema dei passeggeri legato direttamente alla situazione sanitaria in corso e alla sua evoluzione.”

CS Assoporti_ 9 dicembre 2021 i dati dei primi novi mesi dei porti

adsp_movimenti_portuali_primi_nove_mesi_agg_al-30112021

Roma: Non è rimasta senza azioni concrete la richiesta fatta in occasione della scorsa giornata internazionale dei diritti della donna dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Prof. Enrico Giovannini, per l’avvio di un percorso dedicato al lavoro femminile in ambito portuale.
Infatti, l’Associazione dei Porti Italiani si è subito impegnata con tutte le Autorità di Sistema Portuale, avviando il progetto – Women in Transport – the challenge for Italian Ports – per ribadire l’impegno nella lotta contro le disuguaglianze di genere, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, nonché le priorità dell’Unione Europea e del PNRR.

Così, dopo pochi mesi dall’avvio delle attività, è stato redatto un primo documento, sottoscritto la scorsa settimana in sede di Assemblea degli Associati di Assoporti.
Si tratta di un Patto per la Parità di Genere che, dopo l’adesione della totalità delle AdSP, sarà esteso alle imprese portuali e ai concessionari con la presentazione anche nelle opportune sedi di incontro con il cluster e la parti sociali.
Lo scopo del Patto è quello di migliorare le condizioni di lavoro femminile, di valorizzare le attività svolte dalla componente in questione e di definire politiche aziendali che coinvolgano tutti i livelli dell’organizzazione. Ciò al fine di sensibilizzare, formare e comunicare con tutte le lavoratrici e i lavoratori per consentire parità di trattamento, pari rappresentanza e la generale promozione di ambienti di lavoro che
favoriscano la piena collaborazione per sconfiggere le disuguaglianze.

Dopo la sottoscrizione, il Patto è stato inviato al Ministro Giovannini e altresì segnalato allo stesso in occasione della scorsa riunione della Conferenza Nazionale di Coordinamento delle AdSP. Lo stesso Ministro ha voluto commentare così l’iniziativa, “Sono particolarmente contento di questo progetto, che risponde all’esigenza di rendere anche il fondamentale settore portuale più equo e inclusivo in un’ottica di genere. Si ratta di un passo importante che denota la sensibilità di Assoporti per rendere più paritario un settore in cui prevale la presenza maschile e che va nella direzione auspicata dall’Agenda 2030 dell’Onu e delle direttrici europee del Next Generation. EU.”