Il 12 gennaio a Roma, Marevivo e WWF hanno organizzato l’evento “Valore Natura. Il ruolo delle aree protette per la tutela e la valorizzazione dell’Italia” focalizzato su temi riguardanti il ruolo delle Aree Protette, dando voce alle Istituzioni che sono protagoniste di questa sfida e a cui le Associazioni hanno chiesto di illustrare quello che in concreto si sta facendo per perseguirla in modo corretto.

Sono intervenuti, tra gli altri, Gilberto Pichetto Frati, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica,  Nello Musumeci, Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare,  Luca De Carlo, Presidente della Commissione Agricoltura e Turismo del Senato, Stefano Laporta, Presidente dell’ISPRA,  Nicola Carlone, Comandante Generale delle Capitanerie di Porto, e molti Direttori di Aree Marine Protette ai tecnici di WWF e Marevivo. Tutti hanno sottolineato come l’obiettivo comunitario della tutela estesa al 30% del territorio e del mare rivesta anche un’importante opportunità di carattere economico e di funzionalità rispetto al contrasto al cambiamento climatico.

“Le aree marine protette in Italia sono 29, più 2 parchi sommersi, ma in pochi conoscono la loro importanza” ha dichiarato Rosalba Giugni, Presidente Marevivo, che aggiunge: “Pur trattandosi di un numero significativo, la percentuale di acque territoriali protette in modo efficace è lontana da quella prefissata al 2030, che prevede un’estensione del 30% rispetto a quella attuali. Considerando che il mare protetto ad oggi ricopre solo il 13,4% e che di queste solo lo 0,01% risulta con livello di protezione integrale e che i fondi stanziati per le AMP sono pari a 7.000.000 di euro annui, corrispondenti a un decimo di quelli garantiti ai parchi terrestri, Marevivo chiede interventi concreti per migliorare la gestione e la tutela del nostro immenso patrimonio marino. Tra le azioni necessarie: ricondurre la discipline delle AMP a quella dei Parchi Marini mediante la riforma della Legge 394, istituire al Ministero dell’Ambiente, oggi MASE, una cabina di regia agile e fortemente operativa per individuare in tempi rapidi criticità e soluzioni, realizzare un sistema nazionale delle aree marine protette che consenta lo scambio e favorisca programmi pluriennali comuni, intervenire sulla loro governance e realizzare un inventario della biodiversità nelle AMP affinché diventino i termometri dello stato del capitale naturale delle nostre acque”.

https://marevivo.it/blue-news/valore-natura-il-ruolo-delle-aree-protette-per-la-tutela-e-la-valorizzazione-dellitalia/

I porti europei accolgono con favore l’accordo preliminare raggiunto tra i co-legislatori sull’inclusione del trasporto marittimo in un sistema marittimo di scambio di quote di emissione dell’UE (EU ETS). L’Organizzazione europea dei porti marittimi (ESPO) ritiene che l’ETS marittimo da concordare durante i negoziati finali questa settimana possa essere uno strumento importante per accelerare la transizione verde del settore marittimo.
Per raggiungere questo obiettivo, i porti europei chiedono il testo finale sull’ETS marittimo per prevenire la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e delle imprese, garantendo al tempo stesso che i proventi dell’ETS siano resi disponibili per gli investimenti più ecologici nel settore marittimo e nei porti.
Affinché l’ETS marittimo dell’UE abbia successo, il Parlamento europeo e gli Stati membri in seno al Consiglio devono garantire che l’ETS salvaguardi la competitività dei porti europei ed eviti la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e delle imprese verso i porti limitrofi all’UE. Mentre la formulazione prevista nell’accordo preliminare sull’esclusione degli scali nei porti limitrofi per il trasbordo di container nel calcolo delle tariffe ETS affronta il problema del carbon leakage e del business leakage, resta da vedere quanto sia impermeabile questa soluzione nella pratica. Il monitoraggio dal primo giorno dell’applicazione è essenziale.
ESPO accoglie con grande favore la formulazione concordata sui bandi dedicati per il settore marittimo nell’ambito del Fondo per l’innovazione e considera questa inclusione come una linea rossa per accettare l’accordo finale insieme all’impegno di finanziamento. Questi fondi dovrebbero essere utilizzati per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, l’inquinamento atmosferico e il rumore attraverso investimenti settoriali specifici che facilitino la diffusione e l’uso di combustibili alternativi sostenibili, compresa l’elettrificazione delle navi e le infrastrutture elettriche a terra nei porti.
Per ESPO, il Fondo per l’innovazione dovrebbe sostenere l’implementazione di nuove tecnologie che evitino efficacemente di generare emissioni di gas a effetto serra, colmando al contempo il divario di finanziamento per progetti maturi ma non ancora commercialmente fattibili. Se solo i “progetti unici” possono essere finanziati nell’ambito del Fondo per l’innovazione, il valore aggiunto dei finanziamenti dedicati nel Fondo per l’innovazione rimane molto limitato.
Inoltre, ESPO sostiene con forza l’incoraggiamento degli Stati membri a utilizzare i proventi generati dalla vendita all’asta delle quote per investimenti marittimi e portuali.
“L’accordo raggiunto sul pilastro marittimo dell’ETS affronta sia le preoccupazioni che abbiamo in termini di rilocalizzazione delle attività e di carbonio, sia dovrebbe garantire alcuni finanziamenti per i massicci investimenti da effettuare per rendere più ecologici i trasporti marittimi. Molto dipenderà però dall’applicazione delle disposizioni previste in questo accordo. Sarà di fondamentale importanza monitorare fin dal primo giorno in vista dell’identificazione di possibili conseguenze indesiderate in una fase molto preliminare. Accelerare l’inverdimento del settore marittimo dovrebbe rimanere l’obiettivo primario di questa misura. Il dirottamento verso porti al di fuori dell’UE o il trasferimento modale verso la strada devono essere considerati fallimenti del sistema. “, afferma Isabelle Ryckbost, segretario generale di ESPO.
L’ESPO ha co-firmato una dichiarazione congiunta dell’industria marittima a sostegno di tali investimenti chiedendo l’assegnazione delle entrate ETS nel testo finale.
Di seguito il link alla dichiarazione delle organizzazioni del settore, tra le quali anche ENMC.
I porti europei attendono con impazienza un accordo definitivo su un ETS marittimo dell’UE che renda possibile la transizione verde del settore marittimo, proteggendo al contempo la competitività dei porti europei.

Dichiarazione ETS finale Trilogo

ESPO: ETS Maritime outcome can only be a success if measures against carbon and business leakage and earmarking of funds for maritime are strictly applied

Europe’s ports welcome the preliminary agreement reached amongst co-legislators on the inclusion of shipping in a maritime EU Emission Trading System (EU ETS). The European Sea Ports Organisation (ESPO) finds that the maritime ETS to be agreed during final negotiations this week can be an important instrument to speed up the green transition of maritime.
To deliver this, Europe’s ports call for the final text on maritime ETS to prevent carbon and business leakage, whilst ensuring that ETS revenues are made available for greening investments in maritime and ports.
For the maritime EU ETS to be a success, European Parliament and Member States in Council must make sure that the ETS safeguards the competitiveness of European ports, and avoids carbon and business leakage to ports neighbouring the EU. Whereas the wording foreseen in the preliminary agreement on excluding calls in neighbouring container transhipment ports in the calculation of the ETS charges addresses the concern of carbon and business leakage, it remains to be seen how waterproof this solution is in practice. Monitoring from day one of application is essential.
ESPO very much welcomes the agreed wording on dedicated calls for maritime under the Innovation Fund, and considers this inclusion as a red line for accepting the final agreement along with the funding commitment. These funds should be used to reduce greenhouse gas emissions, air pollution, and noise through sector-specific investments that facilitate the deployment and use of sustainable alternative fuels, including the electrification of vessels and onshore power infrastructure in ports.
For ESPO, the Innovation Fund should support the deployment of new technologies that effectively avoid generating greenhouse gas emissions, whilst bridging the funding gap for mature but not yet commercially viable projects. If only “first-of-a-kind projects” can be financed under the Innovation Fund, the added value of dedicated funding in the Innovation Fund remains very limited.
Moreover, ESPO strongly supports encouraging Member States to use the revenues generated from the auctioning of allowances for investments in maritime and ports.
“The deal reached on the maritime pillar of the ETS addresses both the concerns we have in terms of carbon and business leakage, and should ensure some funding for the heavy investments to be made to deliver the greening of shipping. A lot however will depend on the application of the provisions foreseen in this agreement. It will be of crucial importance to monitor from day one in view of identifying possible unwanted consequences at a very preliminary stage. Speeding up the greening of the shipping sector should remain the primary objective of this measure. Rerouting to ports outside the EU, or a modal shift to road are to be seen as failures of the system.“, says Isabelle Ryckbost, ESPO Secretary General.
ESPO has co-signed a joint maritime industry statement supporting such investments and calling for earmarking of ETS revenues in the final text. The industry statement is attached with this press release.
European ports look forward to a final agreement on a maritime EU ETS that makes the green transition of maritime possible, whilst protecting the competitiveness of European ports.

FINAL ETS statement_trilogue

L’AD ed il manager del gruppo armatoriale partenopeo designati come nuovi Cavalieri dell’associazione ambientalista per l’impegno per l’ecosostenibilità

29 novembre 2022 – In virtù dell’impegno lungamente profuso e della grande sensibilità dimostrata per i temi legati alla salvaguardia dell’ambiente e del mare in particolare, lo scorso 26 novembre l’associazione ambientalista Marevivo ha nominato “Cavalieri per il Mare” Emanuele e Guido Grimaldi, rispettivamente Amministratore Delegato e Corporate Short Sea Shipping Commercial Director del Gruppo armatoriale partenopeo.

Il Cavalierato per il Mare, istituito da Marevivo nel 2017, è una onorificenza destinata a donne e uomini vicini all’associazione, che con la loro notorietà e influenza possono attirare l’attenzione dell’opinione pubblica su temi legati all’ambiente e convogliare risorse per la difesa del mare. Tra questi Cavalieri figurano prestigiose personalità provenienti da diversi ambiti professionali – imprenditoria, scienza, sport, arte e spettacolo – che condividono i valori e i messaggi dell’associazione e che si adoperano con passione per dare voce e visibilità al suo lavoro.

La nomina di Emanuele e Guido Grimaldi è avvenuta a Firenze, a Palazzo Strozzi, nell’ambito del Meeting Nazionale dei Cavalieri per il Mare, evento che ha riunito personalità già insignite dell’onorificenza, tra cui i fiorentini Leonardo Ferragamo e Andy Bianchedi, il Presidente di UniVerde Alfonso Pecoraro Scanio e Theresa Zabel, Presidente e Fondatrice di Ecomar e il direttivo di Marevivo. Nel corso del meeting, moderato dalla Presidente di Marevivo Rosalba Giugni, sono stati affrontati i temi legati all’impegno della Associazione e si sono definiti gli obiettivi comuni e le azioni da intraprendere con l’aiuto dei Cavalieri. Assieme a Emanuele e Guido Grimaldi sono stati nominati Cavalieri il fotografo e reporter Hussain Aga Khan, il video-maker Simone Piccoli, l’imprenditore Duncan Frates e il campione del mondo di nuoto Gregorio Paltrinieri.

Il Gruppo Grimaldi collabora da anni con Marevivo e ne sostiene iniziative, eventi e campagne di sensibilizzazione. Dal 1985 l’associazione si batte per la tutela del mare e delle sue risorse attraverso azioni e campagne nazionali e internazionali. Tra i suoi obiettivi principali la conservazione della biodiversità, lo sviluppo sostenibile, la valorizzazione delle aree marine protette, la lotta alla pesca illegale e all’inquinamento da plastica, la promozione di azioni di lobby parlamentare, l’educazione nelle scuole e nelle università per educare le future generazioni.

Il Gen. Claudio Graziano, Vice presidente dell’European Network of Maritime Clusters (ENMC) e Vice Presidente della Federazione del Mare, ha partecipato alla riunione annuale dell’ENMC tenutasi a Rotterdam il 18 novembre, insieme a Laurence Martin, Segretario Generale della Federazione del Mare.

In agenda, la revisione degli statuti che porterà entro fine anno alla creazione di un’Associazione europea dei clusters marittimi.

ENMC è attualmente presieduto da Francis Maire (Lussemburgo), affiancato da tre Vice-Presidenti: Claudio Graziano (Italia), Frédéric Moncany de Saint Aignan (Francia) e Alejandro Aznar (Spagna).

Durante la riunione sono stati discussi vari temi, quali, l’evoluzione dei cluster come attori chiave dell’economia blu, la governance negli Stati membri con particolare accenno ai sistemi francese e italiano, e l’impatto della decarbonizzazione e della circolarizzazione dell’economia Blu sulle piccole e medie imprese.

Il giorno prima, 17 novembre una delegazione di ENMC ha incontrato Ricardo Renedo Williams, della Direzione Energy policy della Commissione Europea, con il quale si è discusso delle possibili azioni congiunte per rafforzare la posizione dell’UE nel settore delle energie rinnovabili offshore, per premiare le navi ecologiche che contribuiscono allo sviluppo e al mantenimento delle energie rinnovabili offshore e per migliorare l’innovazione e sostenere la formazione.

Successivamente la delegazione ha incontrato esponenti della DG Mare per discutere del ruolo dei cluster marittimi, degli sviluppi dell’economia blu e dello spazio marittimo.

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Claudio Graziano, vice president of the European Network of Maritime Clusters (ENMC) and vice president of the Federazione del Mare, attended the ENMC Annual Meeting held in Rotterdam on November 18, together with Laurence Martin, secretary general of the Maritime Federation.
On the agenda, the revision of the statutes that will lead to the creation of a European Association of Maritime Clusters by the end of the year. ENMC is currently chaired by Francis Maire (Luxembourg), flanked by three Vice-Presidents: Claudio Graziano (Italy), Frédéric Moncany de Saint Aignan (France) and Alejandro Aznar (Spain). Various topics were discussed during the meeting, such as, the evolution of clusters as key players in the Blue economy, governance in member states with special mention of the French and Italian systems, and the impact of decarbonization and circularity of the Blue economy on small and medium-sized enterprises.
The day before, November 17, a delegation from ENMC met Ricardo Renedo Williams from the European Commission’s Energy policy directorate, with whom they discussed possible joint actions to strengthen the EU’s position in offshore renewable energy, to reward green ships that contribute to the development and maintenance of offshore renewable energy, and to improve innovation and support training.
Afterwards, the delegation met representatives from DG Mare to discuss the role of maritime clusters, developments in the blue economy and maritime space.

Il 29 settembre 2022, dalle ore 10:00 alle ore 17:30 (UTC +5:30), si terra a Mumbai, India, la conferenza dal titolo “IORA India Cruise Tourism Conference” organizzata dallo IORA.

A questa manifestazione parteciperà il Segretario generale Italia-IORA Laurence Martin, Segretario generale della Federazione del Mare.

Per maggiori info cliccare QUI

 

La Commissione Europea ha approvato il finanziamento del progetto ERASMUS+ MARMED – MARitime cluster Management Education Development, presentato a marzo 2022.

Il progetto, di cui ForMare – Polo Nazionale per lo Shipping è coordinatore, mira ad adeguare le competenze dei Maritime Cluster Manager, al fine di rispondere alle esigenze emergenti di capacity building a livello europeo e internazionale, contribuendo ad aumentare il livello di innovazione e di competitività nonché alla definizione di un nuovo profilo professionale altamente qualificato nel settore della Blue Economy.

Partner del progetto sono i 5 Cluster d’Italia, Grecia, Portogallo e Tunisia della WestMED Cluster Alliance iniziativa volta a promuovere il dialogo tra cluster marittimi e sostenuta dalla WestMED Initiative, in particolare: Cluster BIG – Blue Italian Growth , Federazione del Mare, (Partner Associato), Strategis – Maritime ICT Cluster, Fórum Oceano, Cluster Maritime Tunisien (Partner Associato); oltre a istituti ed enti di ricerca da Italia, Grecia e Malta operanti nel settore della Blue Economy: OGS , Metropolitan College Global Engagement, MaritimeMT, DLTM – Distretto Ligure delle Tecnologie Marine Scrl (Partner Associato).

🇬🇧 The European Commission has selected for funding the ERASMUS+ project MARMED – MARitime cluster Management Education Development, submitted in March 2022.

ForMare – Polo Nazionale per lo Shipping is the Coordinator of the project. In particular, the project aims at bridging the gap between the existing needs and the current skillset of Maritime Cluster Managers ensuring the re-skilling and up-skilling for an  innovative  professional Profile toward an increased competitiveness of the Maritime Cluster in the Mediterranean area and, overall, the boosting of innovation and sustainable growth in the Blue Economy sector. 

Among the consortium, there are 5 Clusters from Italy, Greece, Portugal and Tunisia of the WestMED Cluster Alliance, an initiative aimed at promoting dialogue between maritime clusters and supported by the WestMED Initiative: Cluster BIG – Blue Italian Growth, Federazione del Mare (Associated Partner), Strategis – Maritime ICT Cluster, Fórum Oceano, Cluster Maritime Tunisien (Associated Partner); as well as institutes and research bodies from Italy, Greece and Malta, operating in the blue economy sector: OGS, Metropolitan College Global Engagement, MaritimeMT, DLTM – Distretto Ligure delle Tecnologie Marine Scrl (Associated Partner).

 

Si riporta l’articolo “Dissi a Pratesi: perchè vi occupate solo della terra? E feci Marevivo”  di  Marco Panara, pubblicato il 27 luglio 2022 su La Repubblica, relativo ad un’intervista a Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo.

La Repubblica

 

 

“Il nostro futuro dipende dalla salute del mare e la salute del mare dipende da noi”

Marevivo e il mondo del mare si mobilitano per sollecitare l’avvio dei decreti attuativi della legge salvamare

 

Roma, 30/06/2022 – “Il nostro futuro dipende dalla salute del mare e la salute del mare dipende da noi.” Con questa considerazione, Marevivo insieme a Federazione del Mare, Assonave, Assoporti, Confindustria nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale Italiana, Lega Italiana vela, Stazione Zoologica Anton Dohrn, La Grande Onda e l’Alleanza Cooperative Italiane Pesca hanno scritto al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Roberto Garofoli e ai Ministri Roberto Cingolani (MITE), Stefano Patuanelli (MIPAAF) e Patrizio Bianchi (MIUR), lanciando un appello per l’attuazione urgente dei decreti attuativi della Legge Salvamare.

Dopo anni di impegno attivo in Europa e in Italia da parte di Marevivo e del mondo del mare per la difesa dell’ecosistema marino, finalmente il 10 giugno scorso è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la Legge SalvamareDisposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell’economia circolare”.

Un grande risultato, che mette a disposizione del nostro Paese uno strumento efficace e concreto, richiesto anche dall’Unione europea, che consentirà ai pescatori di portare a terra la plastica recuperata con le reti invece di scaricarla in mare, prevede l’installazione di sistemi di raccolta alla foce dei fiumi per intercettare la plastica prima che arrivi in mare e si occupa di dissalatori, educazione, campagne di pulizia, Posidonia oceanica e tanto altro.

Ma questo non basta, perché la Legge Salvamare non è ancora operativa. A tal fine è necessario che il Governo emani i relativi decreti attuativi, fondamentali perché la Legge Salvamare è strettamente riconducibile all’economia circolare, pilastro della transizione ecologica, che va affrontata in maniera globale insieme alla transizione energetica e quella alimentare. afferma con forza Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo Onlus. – La sopravvivenza della specie umana è legata indissolubilmente al mare che, se in buona salute, produce più del 50% dell’ossigeno che respiriamo, assorbe un terzo dell’anidride carbonica, è regolatore del clima e il 98% del territorio del pianeta che ospita la vita è nell’immensità delle sue acque. I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti e per questo chiediamo al Governo di agire immediatamente, nella speranza di poter mitigare gli effetti di questa scellerata condotta della nostra civiltà. Nella lettera alle istituzioni, le Associazioni del mare chiedono anche l’istituzione di un tavolo di concertazione interministeriale dato che sono molti i soggetti istituzionali coinvolti che devono redigere i decreti attuativi per rendere operativa la Legge Salvamare. Siamo certi che il Presidente Draghi darà ascolto al nostro appello: i suoi nipoti e le future generazioni lo ricorderanno come il più grande nonno…prestato alla politica!”

 

 

Comunicazione e Ufficio Stampa Marevivo

Madia Mauro +39 347 0492505 – madia.mauro@marevivo.it

Elisa Del Gobbo +39 338 9845849 – ufficiostampa@marevivo.it

L’8 giugno, nella prestigiosa sede del Museo di Storia Naturale di Venezia si terrà l’inaugurazione della Mostra The Living Sea, Fotografia subacquea di Hussain Aga Khan.

La Mostra sarà aperta al pubblico dal 9 giugno all’11 settembre 2022.

 

Il 23 marzo 2022 dalle ore 11 si terrà il Forum “TWO OCEANS, ONE CHALLENGE  – Addressing the impact of climate change in the Mediterranean and tghe Indian Ocean. Sharing solutions and best practices in water management and shipping“, promosso  dall’ENR (Ente Nazionale di Ricerca e promozione per la standardizzazione) nell’ambito della Water Week – Expo 2020 Dubai.

L’invito, l’Agenda e le relative informazioni possono essere reperite al seguente link:
https://www.dropbox.com/sh/n7gpget7u69318s/AADG6-MjspN8sDO8hwn_WnX2a?dl=0

Riportiamo, inoltre, qui di seguito il  link al video HD, progettato sempre dall’ENR, che  è in proiezione al Padiglione Italia a Dubai nell’Osservatorio dell’Innovazione già dal 1 ottobre
2021:

Mobile
http://85.18.73.150/clientsection/Life4Medeca/Sea_2050_04.mp4

Download HD
http://85.18.73.150/clientsection/Life4Medeca/Sea_2050_04_HD.mp4.zip