Questa edizione 2022 del World Energy Transitions Outlook definisce le aree e le azioni prioritarie per raggiungere il traguardo del 2030 utilizzando le soluzioni attualmente disponibili che possono essere implementate su larga scala. I progressi dipenderanno dalla volontà politica,  da investimenti ben mirati e da un mix di tecnologie, accompagnato da pacchetti politici per metterle in atto  e ottimizzarne l’impatto economico e sociale.
Le principali priorità dovranno essere perseguite simultaneamente per mettere la transizione energetica sulla buona strada verso l’obiettivo di 1,5°C.

https://www.irena.org/Digital-Report/World-Energy-Transitions-Outlook-2022

Pubblicato da WORLD ECONOMIC FORUM, il Rapporto esplora alcuni dei rischi più gravi che potremmo affrontare nel prossimo decennio.
Mentre ci troviamo sull’orlo di un’era a bassa crescita e bassa cooperazione, i compromessi più duri rischiano di erodere l’azione per il clima, lo sviluppo umano e la resilienza futura.

https://www.weforum.org/reports/global-risks-report-2023/

 

Articolo di Maddalena Binda pubblicato su Futura Network
Il livello delle acque aumenterà di 10-25 centimetri entro il 2050 e continuerà a crescere nella seconda metà del secolo.
Dalle isole galleggianti alle città spugna: ecco come i Paesi provano ad affrontarlo.

https://futuranetwork.eu/focus/533-3628/anche-abbattendo-le-emissioni-il-mare-salira-occorreadattarsi-allinevitabile

IAPH (International Association of Ports and Harbors) ha pubblicato New risk and resilience guidelines ed ha lanciato il New risk inventory portal.

La nuova guida disponibile a questo link:https://sustainableworldports.org/wp-content/uploads/IAPH-Risk-and-Resilience-Guidelines-for-Ports-BD.pdf

 

WISTA International, Anglo-Eastern, International Seafarers’ Welfare & Assistance Network (ISWAN) e International Chamber of Shipping (ICS) hanno condotto un sondaggio pubblico online progettato per esaminare come le donne di mare percepiscano la “discriminazione” e come si manifestasse a bordo sulla base delle loro esperienze personali.
I risultati completi del sondaggio e le raccomandazioni sono pubblicati in The Diversity Handbook.

Per consultarlo cliccare qui: https://wistainternational.com/the-diversity-handbook

 

27 GENNAIO 2023

01 Flash

20 GENNAIO 2023

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19 gennaio 2023 – Per offrire un canale di comunicazioni agile, veloce e pratico ai propri associati, Federpesca apre il canale Telegram, completando così l’offerta informativa social di Federpesca.

L’obiettivo è quello di garantire la massima circolazione di informazioni in tempo reale e in qualsiasi momento, anche tramite il proprio smartphone. Verranno tempestivamente condivise le notizie del settore, la pubblicazione di decreti, circolari e provvedimenti, nonché la normativa europea.

Federpesca mira a supportare le imprese attraverso azioni di ordinaria assistenza e consulenza, oltre che tramite iniziative specifiche volte a proiettarle su uno scenario di maggiore efficienza e competitività. Il canale Telegram si inserisce dunque in quest’ottica, garantendo che le imprese ittiche siano sempre informate per poter esercitare al meglio la propria attività.

Federpesca invita i propri associati ad entrare nel Canale Telegram attraverso il seguente link:

https://t.me/+inqw8kkWUq9lNzA0

Il 26 gennaio 2023, con inizio alle ore 15:00, si terrà on line l’incontro di studio sul tema LE NUOVE UTILIZZAZIONI DELLE UNITÀ DA DIPORTO, organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche l’Università degli Studi di Udine

Nella locandina sono riportate le indicazioni per il collegamento: Convegno diporto 26 1 2023

Ieri, 16 gennaio 2023, la Direttrice di Federpesca, Francesca Biondo, ha preso parte all’audizione informale dinanzi all’Ufficio di Presidenza delle Commissioni riunite 1ª e 5ª (Affari costituzionali e Bilancio) del Senato, in relazione al disegno di legge Mille proroghe, che interviene con una serie di proroghe dei termini legislativi, in relazione a diversi ambiti, relativi a imprese e famiglie.
Federpesca è stata l’unica associazione del settore pesca ad essere audita e ha segnalato la necessità di prorogare il contributo sotto forma di credito di imposta per i mesi successivi al primo trimestre 2023 così come la necessità di aumentare la percentuale prevista dal 20 al 40%, in conseguenza del perdurare della situazione determinata dalla crisi del prezzo dell’energia e dei carburanti sulla pesca italiana, la quale non risulta superata ma anzi ha causato una perdita di profitti non indifferenti e sta avendo effetti devastanti per le imprese anche in questi primi giorni dell’anno 2023.
È ovvio che andando avanti con questi indicatori, in assenza di adeguati interventi di compensazione, la situazione economica e finanziaria delle imprese ne risulterebbe seriamente compromessa, con disinvestimenti, fallimenti e riduzioni di personale nel comparto della pesca che resta un settore strategico per il nostro Paese e sul quale risulta più che opportuno trovare misure di breve e lungo termine volte a fronteggiare la minaccia del caro energia.
Federpesca ha infatti richiesto di intervenire con una modifica volta a prorogare il contributo previsto dall’articolo 1, commi 45 a 50, della Legge di Bilancio 2023 anche per le spese sostenute nel secondo trimestre solare dell’anno 2023.
“Dopo il successo della norma inserita in Legge di Bilancio era fondamentale impegnarsi nuovamente fin da subito per garantire che questa misura possa essere prorogata anche per i successivi mesi del 2023, che purtroppo si prospetta un anno molto difficile.” – ha dichiarato la Direttrice Biondo. “Già in questi giorni molte imprese hanno nuovamente sospeso la propria attività, per questo era nostro dovere essere qui oggi e chiedere di rinnovare l’attenzione per un settore così importante” – ha così concluso la Direttrice Biondo al termine dell’audizione.
“Da parte delle Commissioni riunite abbiamo trovato grande attenzione e disponibilità.” – ha commentato la Direttrice Biondo a seguito dell’audizione. “Tale proroga andrebbe a fornire una parziale ma fondamentale risposta alle problematiche che il comparto sta vivendo, evitando un fermo dei pescherecci e il conseguente pericolo di lasciare che il prodotto italiano venga sostituito da quello importato, favorendo la valorizzazione delle imprese italiane e garantendo che il settore possa operare in condizioni tali da soddisfare la domanda interna dei prodotti. Auspichiamo pertanto che la proposta di modifica formulata possa essere condivisa e possa trovare accoglimento nel corso dell’esame dei prossimi giorni.”