Il 21 marzo, il Centro Studi Fedespedi ha pubblicato il 21° quadrimestrale di informazione economica “Fedespedi Economic Outlook”, con dati sul contesto macroeconomico (Pil, commercio internazionale, ecc.) oltre agli ultimi dati sull’import-export italiano, le tendenze nello shipping internazionale, e il traffico aereo cargo. Il report analizza le incertezze provocate dallo guerra in Ucraina e le criticità che già avevano segnato il 2022 (aumento costante dei prezzi delle materie prime e dei beni energetici e congestionamento delle filiere di approvvigionamento) e poi presenta le previsioni a livello mondiale per il 2023 che convergono su valori di sostanziale stabilità.

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Fedespedi Outlook n. 21_marzo 2023_Rev2

17 MARZO 2023

Flash 08

Il 15 marzo a Roma, si è tenuta l’Assemblea pubblica di Federagenti, presieduta da Alessandro Santi, incentrata sull’analisi dei traffici nel Mediterraneo realizzata dal Centro di analisi e consulenza strategica Giuseppe Bono che ha evidenziato alcuni fenomeni che rendono credibile e concreto uno spostamento verso il Mediterraneo dell’asse di gravitazione dei traffici europei, schiudendo all’Italia e alla sua portualità orizzonti che tuttavia sono tutti da conquistare. “Numeri e progetti che – secondo Alessandro Santi – sono il vero riferimento sul quale costruire una politica marittima del Mediterraneo”. ABSTRACT studio

PROGRAMMA

Di seguito i comunicati stampa diffusi dopo l’evento:

Comunicato stampa _Federagenti riaccende i riflettori su altra costa del Mediterraneo

Comunicato stampa – Rixi non aspettiamoci dalla Ue una politica mediterranea spetta a noi farlo

 

MAREVIVO E IL MONDO DEL MARE LANCIANO L’ENNESIMO APPELLO AL GOVERNO: OCCORRONO I DECRETI ATTUATIVI DELLA LEGGE SALVAMARE

ROSALBA GIUGNI: LA PLASTICA È NEL SANGUE UMANO E NEGLI OCCHI DEI PESCI CHE DIVENTANO CIECHI. MA A NON VEDERE SIAMO SOPRATTUTTO NOI!

La Legge Salvamare è entrata in vigore il 10 giugno 2022: un grande successo, fortemente voluto da Marevivo, perché finalmente si consente ai pescatori di portare a terra la plastica recuperata con le reti invece di scaricarla in mare e di poter installare sistemi di raccolta di rifiuti in linea con i principi dell’economia circolare e come richiesto dall’Unione europea.

Ebbene tutto ciò è ancora un sogno. Dopo 9 mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la Legge Salvamare è ancora inattuabile.

Non bastano più le buone intenzioni e le parole. Servono i fatti!

I fatti sono l’emanazione dei decreti attuativi necessari per avviare questo processo virtuoso ponendo un freno ai rischi per l’ambiente che ci circonda e per la vita quotidiana dei cittadini.

I fatti sono che continua ad aumentare la quantità di plastica che ogni giorno finisce in mare con danni permanenti all’ambiente e all’uomo: ricerche scientifiche dimostrano che la plastica, sotto forma di microplastiche, è entrata nella catena alimentare ed è presente nell’aria che respiriamo e nei cibi che assumiamo.

L’attuazione della Legge Salvamare è fondamentale per il settore mare e pesca ed è anche assolutamente necessaria per contribuire al risanamento dell’ecosistema marino oltre ad essere indispensabile per la salute pubblica.

Sappiamo – aggiunge Rosalba Giugni, Presidente Marevivo – che l’attuazione della legge non risolverà tutti i problemi dell’inquinamento da plastica, ma rappresenta un primo importante passo avanti sulla strada della transizione ecologica. La plastica ormai è nel sangue umano e negli occhi dei pesci che diventano ciechi. Ma a non vedere siamo soprattutto noi!”.

Marevivo e Federazione del Mare, insieme a: Alleanza Cooperative Italiane Pesca, Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale Italiana, Lega Italiana Vela, Fondazione Dohrn, Associazione La Grande Onda, Ricercatori Università Politecnica delle Marche e Compagnia della Vela di Venezia e tutto il mondo del mare a gran voce sollecitano una rapida azione del Governo per l’emanazione dei decreti attuativi della Legge Salvamare.

Chi non agirà adesso dovrà rendere conto ai cittadini e alle future generazioni!

10 MARZO 2023

⇒Flash 07

Formato A4

 

Indagine sul Made in Italy: necessario selezionare e focalizzare sempre più il sostegno pubblico. Fondamentale il ruolo di ICE Agenzia

Si è svolta oggi, presso la Commissione Attività produttive della Camera dei deputati l’audizione di Confindustria Nautica nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sul Made in Italy.

L’Associazione nazionale di categoria di Confindustria ha ricordato i numeri del settore, poco noti al Paese, alla stampa e persino al Parlamento, ringraziando per questo sentitamente il Presidente Alberto Gusmeroli e la Vice Presidente Ilaria Cavo, per l’inclusione nel ciclo di audizioni.

La nautica si è confermata leader assoluta nel segmento dei superyacht, con oltre la metà del global order book, e prima esportatrice mondiale di unità da diporto; impiega nella sua filiera oltre 190.000 addetti e continua ad assumere ininterrottamente dal 2016. Nel 2022 l’industria chiude con un incremento a doppia cifra, dopo l’eccezionale risultato del 2021, con il solo fatturato di cantieristica e componentistica che si attesta sui 7 miliardi di euro e segna il record storico dell’export di 3,4 miliardi di euro.

Circa l’individuazione delle attività per l’espansione del Made in Italy, Confindustria Nautica ha sottolineato il ruolo strategico del Salone Nautico Internazionale di Genova, come per tutti quei settori per i quali l’internazionalizzazione passa innanzitutto per il forte il sostegno alla principale Fiera nazionale di settore, la cui forza attrattiva – come ad esempio per il Mobile – è proprio nel radicamento territoriale e nella presentazione della filiera.

È dunque essenziale il potenziamento delle attività di incoming organizzate con ICE – Agenzia per le quali è necessario un maggiore coinvolgimento delle Associazioni nazionali di categoria di ciascun settore nell’individuazione dei target, anche per la miglior valorizzazione del contributo pubblico. Il tutto affiancato da una forte presenza sui media internazionali per la quale è importante, ancora una volta, l’attività di ICE – Agenzia.

Confindustria Nautica, ritiene un eccellente strumento anche l’organizzazione di press trip nei Distretti produttivi, con la stampa internazionale di settore ed extra settore, dimostratasi molto efficaci per il consolidamento presso i buyers esteri e anche per finalità di cross-marketing con i territori.

L’Associazione ha poi sollecitato una riflessione sul riorientamento degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), inserendo la nautica nell’ambito di sviluppo di competenze in aree tecnologiche strategiche per il Paese,vista la difficoltà di una industria altamente qualificata a trovare manodopera di eccellenza.

Circa il contesto normativo di riferimento,si segnala il lungo iter di approvazione del Regolamento di attuazione del Codice della nautica, che prevede il parere di ben 14 ministeri, per il quale si sollecita ilGoverno ad accelerare l’adozione del provvedimento.

Infine sono stati ricordati il tema dell’assegnazione delle concessioni demaniali degli approdi turistici(la Direttiva Bolkestein esclude l’applicazione ai porti, peraltro da poco riconfermata dal Governo per i bacini mercantili), per i quali si chiede di ricondurre le concessioni nell’alveo dei criteri di pubblica evidenza e trasparenza del Codice della Navigazione, e il tema dei visti per i marittimi esteri che imbarcano su navi in sosta in Italia, le cui modifiche adottate dal precedente governo determinano la mancata permanenza delle unità presso porti e cantieri, nonostante alcuni interventi legislativi tampone adottati lo scorso anno.

Conclusi con successo i negoziati su un nuovo accordo ONU sulla diversità biologica marina delle aree al di fuori della giurisdizione nazionale

Il 4 marzo 2023, la Conferenza intergovernativa sulla biodiversità marina delle aree al di fuori della giurisdizione nazionale (BBNJ), presieduta da Rena Lee, ambasciatrice di Singapore per le questioni relative agli oceani e al diritto del mare e inviata speciale del ministro degli Affari esteri, ha concluso con successo i negoziati su un nuovo accordo internazionale ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS) sulla conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità marina delle aree al di fuori della giurisdizione nazionale.

La Federazione del Mare si unisce al generale apprezzamento per la positiva conclusione dei negoziati per il raggiungimento del nuovo Trattato delle Nazioni Unite sull’Alto mare per proteggere l’oceano, affrontare il degrado ambientale, combattere il cambiamento climatico e prevenire la perdita di biodiversità.

L’accordo BBNJ è il culmine delle discussioni avviate nel 2004 sotto gli auspici dell’ONU per migliorare il regime giuridico internazionale relativo alla conservazione e all’uso sostenibile della diversità biologica negli oceani al di là delle zone economiche esclusive e delle piattaforme continentali degli Stati. Nonostante sia estremamente biodiverso, solo l’1% dell’alto mare è attualmente regolamentato. L’accordo BBNJ è quindi un importante passo avanti nel contribuire alla governance dei beni comuni globali. Singapore presiede i negoziati dell’accordo dal settembre 2018.

Un aspetto innovativo dell’accordo BBNJ comporta l’impegno dei paesi sviluppati a fornire un ulteriore 50% dei loro contributi finanziari annuali ai sensi dell’accordo per finanziare progetti di rafforzamento delle capacità che aiuteranno i paesi in via di sviluppo a conservare e utilizzare in modo sostenibile la biodiversità marina, nonché ad attuare l’accordo. L’accordo BBNJ impegna inoltre gli Stati a condividere i benefici derivanti dall’uso delle risorse genetiche marine, anche facilitando l’accesso ai campioni e ai dati della ricerca scientifica sugli organismi marini delle aree al di fuori della giurisdizione nazionale ai ricercatori dei paesi sviluppati e in via di sviluppo.

L’Accordo entrerà in vigore dopo la ratifica da parte di 60 Stati. Intanto, l’UE ha già manifestato il suo impegno a garantire che ciò avvenga rapidamente e, per aiutare i Paesi in via di sviluppo a prepararsi alla sua attuazione, stanzierà 40 milioni di euro nell’ambito di un Programma globale per gli oceani invitando i membri della High Ambition Coalition a fare lo stesso nei limiti delle loro capacità. (High Ambition Coalition è un gruppo informale di paesi all’interno della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici impegnati a portare avanti proposte progressiste sull’ambizione climatica).

“Il successo ottenuto dalla Conferenza intergovernativa della BBNJ riafferma l’importanza e la rilevanza della cooperazione multilaterale e delle Nazioni Unite nello stabilire e sostenere un ordine internazionale basato su regole – afferma Mario Mattioli, Presidente della Federazione del Mare – Si tratta di un evento momento storico perché dopo oltre un decennio di lavori preparatori e negoziati internazionali l’accordo sul Trattato delle Nazioni Unite per l’alto mare rappresenta un concreto passo avanti per la salvaguardia degli oceani e per preservare la vita marina e la biodiversità , risorse indispensabili per le generazioni presenti e future”.

Messaggio di Antonio Gutierres, Segretario generale delle Nazioni Unite

Comunicato stampa della Commissione Europea

Comunicato stampa del Ministero degli Affari Esteri di Singapore

3 MARZO 2023

Flash 06

Il 3 e il 24 marzo  2023, con inizio alle ore 9:30, si terrà in presenza e on line il Convegno sul tema “Dalla responsabilità illimitata del debitore alle limitazioni della responsabilità e del debito: il ruolo trainante del diritto commerciale e del diritto della navigazione” organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche l’Università degli Studi di Udine.