The challenge of climate change: from the Mediterranean to the Indian Ocean

Roma, 18 ottobre 2021Gianpaolo Neri, Italy-IORA Focal Point presso il MAECI, e Mario Mattioli, Presidente della Federazione del Mare, hanno introdotto i lavori del webinar “Italy-IORA Dialogue Partnership The challenge of climate change: from the Mediterranean to the Indian Ocean”, organizzato nell’ambito della XII edizione del Festival della Diplomazia, che ha visto la partecipazione di Gatot Gunawan, Segretario Generale IORA, Grammenos Mastrojeni, Vice Segretario Generale Unione per il Mediterraneo, Paolo Glisenti, Commissario per l’Italia all’Expo 2020 di Dubai, e di altri esponenti del mondo diplomatico e degli operatori economici che sostengono i valori, i principi e gli obiettivi promossi da IORA, soggetto chiave nell’architettura regionale dell’Oceano Indiano per affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, lo sviluppo sostenibile e la sicurezza marittima, in un contesto multilaterale.

Mario Mattioli, ha ricordato che la Federazione del Mare, insieme agli stakeholder italiani, alle organizzazioni pubbliche e private, alle università e agli istituti di ricerca, ha fortemente sostenuto la decisione del Governo italiano di voler acquisire lo status di partner di dialogo con IORA ed ha ricordato che dal 2020 la Federazione del Mare presiede la Piattaforma Italia-IORA, partecipando attivamente all’attuazione di iniziative per rafforzare una cooperazione concreta e operativa sulla blue economy tra Italia e i paesi dell’Oceano Indiano e per un maggior coinvolgimento del nostro Paese in una regione in cui le sfide legate allo sviluppo sostenibile e alla sicurezza marittima sono significative.

In particolare, Mario Mattioli ha citato le iniziative e i progetti connessi al turismo crocieristico sostenibile e al settore della pesca, successivamente illustrati nel corso del webinar da Davide Triacca, Sustainability Director di Costa Crociere, e Francesca Biondo, Direttore generale di Federpesca.

“L’obiettivo della transizione ecologica è al centro del G20, quest’anno presieduto dall’Italia, e delle politiche europee – ha affermato Mario Mattioli – e in questo contesto occorre comprendere che la promozione di un’economia blu sostenibile per l’Unione europea non può fermarsi alle nostre frontiere.

Molte catene del valore della blue economy sono globali e gli operatori comunitari in generale e italiani in particolare, devono affrontare un’agguerrita concorrenza sui mercati mondiali. Occorre quindi essere in grado non solo di difendere il mercato dell’UE da prodotti e pratiche non sostenibili, ma anche di garantire condizioni di parità per le imprese promovendo competenze e iniziative ambientali dell’Unione.

“Per questo – ha concluso il Presidente della Federazione del Mare – un dialogo strutturato proattivo con IORA è fondamentale per l’economia blu e deve essere ulteriormente rafforzato per garantire che le sfide della decarbonizzazione, della digitalizzazione e della resilienza siano affrontate in modo adeguato a livello globale”.

Nell’ambito della XII edizione del Festival della Diplomazia, in collaborazione con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e la Regione Lazio,  il 14 ottobre Federpesca ha organizzato l’evento  “Pesca e Acquacoltura: I Progetti di Cooperazione”.

“Come Federpesca abbiamo una lunga tradizione di rapporti internazionali, diplomatici ed economici, che riteniamo assolutamente fondamentali non solo in termini di commercio internazionale, ma anche per il trasferimento di competenze e know how tra Paesi“ – ha affermato Francesca Biondo, Direttrice Federpesca –
Grazie a Milena Marzano, Federico Gallas, Paolo Sertoli, Massimo Maria Madonia e Marco Marzano de Marinis per aver partecipato al dibattito di questa sera, offrendo preziosi spunti di confronto sostenibilità della pesca e sulle sue declinazioni per favorire la sicurezza alimentare e la nutrizione sostenibile a lungo termine.
È fondamentale continuare a lavorare in questa direzione per favorire lo sviluppo sano e sostenibile del nostro settore in un’ottica di cooperazione internazionale”.

Il programma completo qui.

 

La Spezia, 28 settembre 2021 – a bordo della nave “Amerigo Vespucci”, ormeggiata nella Base Navale della Marina Militare di La Spezia, in occasione della manifestazione Seafuture2021, Mario Mattioli, presidente della Federazione del Mare, e Giovanni Caprino, Presidente del Cluster BIG (Cluster Tecnologico Nazionale “Blue Italian Growth”), hanno firmato il Protocollo d’intesa con il quale le due organizzazion si impegnano ad adottare programmi e iniziative congiunte volte a promuovere specifiche attività per la divulgazione verso il grande pubblico del valore dell’economia blu e favorire la coscienza pubblica di tutti gli aspetti del mare, a partire da quelli socio-economici e di relazioni internazionali.

“Il ruolo che i cluster marittimi svolgono come mediatori tra le regioni dell’UE e i paesi marittimi vicini, per aggregare le PMI locali e le grandi aziende nei diversi settori dell’economia blu, anche al di là dei settori puramente marittimi, è fondamentale– afferma Mario Mattioli – Grazie alle loro caratteristiche, i cluster marittimi hanno infatti la capacità di contribuire alla trasformazione della catena del valore dell’economia blu per conseguire, tra gli altri, anche l’obiettivo della neutralità climatica, in termini di riduzione delle emissioni di Co2, rendendo i trasporti marittimi e i porti più ecologici”. È questo uno dei presupposti alla base dell’intesa tra la Federazione del Mare e il Cluster BIG. “Lo spirito che anima le nostre due associazioni – ha aggiunto Mattioli – è perfettamente in linea con il paradigma economico e culturale da cui far partire il modello di sviluppo e le linee guida di una politica economica blu a livello nazionale volto a coniugare competitività, innovazione e sostenibilità”.

“In questa fase di grandi cambiamenti e di sviluppo, l’economia del mare guarda ad una crescita che deve essere sempre più sostenibile e, insieme agli altri comparti sta affrontando una delle sfide più impegnative per il Paese, anche in una prospettiva internazionale – afferma Giovanni Caprino – Le numerose realtà imprenditoriali legate all’economia del mare per raggiungere l’obiettivo, devono fare rete e mettere a disposizione le proprie competenze e le proprie idee. Per questo l’intesa con la Federazione del mare rappresenta un passo importante per consentire al nostro settore di continuare a migliorare e creare nuove opportunità di mercato e di crescita. La casa di tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo armonico e complementare dell’economia del mare nel nostro paese diventa più grande e più accogliente per confrontarci sulla crescita del sistema paese, e sul ruolo sempre più determinante dell’economia blu”.

 

 

Roma, 27 settembre 2021 – nella sala Antonio d’Amico, presso la sede di Confitarma a Roma, la Federazione del Mare ha ospitato la conferenza organizzata da Federpesca, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, IORA (Indian Ocean Rim Association) e la Fondazione H.OPES, che si inserisce nell’ambito del progetto “Development and Management of Somalia’s and Yemen’s Marine Fisheries” incentrato sul supporto allo sviluppo di un “sindacato dei datori di lavoro della pesca orientato ai servizi” in Somalia e nello Yemen.

Luca Sisto, Direttore Generale di Confitarma, ha rivolto un saluto di benvenuto ai partecipanti, e in particolare a Gatot Hari Gunawan, Direttore Generale di IORA, e ai componenti delle delegazioni di Somalia, Yemen e Kenya, intervenuti a questa prima giornata dell’evento.

Laurence Martin, Segretario Generale della Federazione del Mare, ha sottolineato l’impegno di tutti per dare un nuovo impulso al Partenariato Italia-IORA attraverso questo progetto ideato per affrontare le sfide della pesca in Somalia e Yemen e individuare linee d’azione. “Come la maggior parte dei cluster marittimi – ha aggiunto – anche quello italiano ha un approccio trasversale alle diverse attività economiche della Blue Economy, al fine di promuovere una maggiore competitività e ecosistemi imprenditoriali più interconnessi nel territorio”. La versatilità e la flessibilità dei cluster marittimi sono gli altri fattori importanti per l’obiettivo che “tutti noi vogliamo raggiungere, quello di proteggere e ripristinare la salute dei nostri oceani costruendo le basi per un’economia sostenibile in grado di potenziare le comunità costiere. “Accettando questa responsabilità e cogliendo questa opportunità, possiamo dare una spinta blu all’economia in tutto il mondo”.

Francesca Biondo, Direttore di Federpesca, ha ricordato che si tratta di un progetto fortemente voluto da Luigi Giannini, Presidente di Federpesca e Vice Presidente della Federazione del Mare, con la sua ONG Fondazione Hope. “Federpesca ha una lunga storia di relazioni con i Paesi IORA e la loro diplomazia istituzionale ed economica. In particolare Somalia e Yemen hanno entrambi enormi potenzialità per quanto riguarda lo sviluppo delle attività di pesca e nella produzione di prodotti ittici di qualità. L’incontro di questi giorni ha l’obiettivo di rafforzare questo rapporto, trasferire competenze e supportare questi Paesi nello sviluppo di un sistema di rappresentanza datoriale nel settore della pesca. Siamo infatti convinti che la comunità imprenditoriale italiana possa svolgere un ruolo essenziale nel processo di ricostruzione che Somalia e Yemen dovranno affrontare nei prossimi anni”.

Federico Gallas, Direttore della Fondazione H.OPES ha evidenziato che “ eventi come questi sono la dimostrazione di quanto la blue economy possa giocare un ruolo importante nel progresso economico sostenibile, nello sviluppo sociale e nella creazione di nuovi posti di lavoro, in Italia come anche nei paesi dell’oceano indiano”.

Gatot Hari Gunawan, Direttore Generale di IORA, nel concludere questa prima giornata di lavori, ha auspicato che da questa iniziativa scaturisca un incoraggiamento ed un rafforzamento del parternariato e della cooperazione Italia-IORA, con particolare attenzione sui temi della crescita blu, dell’economia circolare e dello sviluppo di soluzioni tecnologiamente avanzate.

Mario Mattioli's best wishes to Adm. Nicola Carlone

A nome degli armatori italiani e del cluster marittimo che ho l’onore di rappresentare, esprimo gli auguri più sentiti all’Amm. Nicola Carlone per l’importante incarico cui è chiamato al servizio del Paese”, afferma Mario Mattioli, Presidente di Confitarma e della Federazione del Mare.

“Conosciamo bene conoscere l’Amm. Carlone che nel corso della sua carriera ha ricoperto molti importanti incarichi che spesso lo hanno portato a gestire numerose criticità del nostro settore e sono certo che proseguirà con lui la piena sinergia che caratterizza i rapporti tra Capitanerie di Porto armamento e tutte le componenti del cluster marittimo fondamentale per proseguire nel rilancio del comparto marittimo-portuale del nostro Paese, specie in questa fase di transizione ecologica”.

“Colgo l’occasione per ringraziare l’Amm. Giovanni Pettorino che in questi anni è sempre stato al nostro fianco per risolvere situazioni difficili nel più breve tempo possibile, esprimendogli la gratitudine dell’armamento nazionale, che ho l’onore di rappresentare, ed anche il mio personale apprezzamento per la passione e l‘impegno con cui ha ricoperto il suo incarico”.

“Il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto ha al suo attivo 156 anni di attività e Confitarma ne ha 120 – ha concluso Mario Mattioli – il nostro bagaglio di esperienza, conoscenza e condivisione è cresciuto con noi ed oggi ci lega un costruttivo rapporto che si è evoluto in linea con le nuove esigenze dell’industria e nell’interesse del Paese e che, ancora una volta, conferma che quando si fa sistema, si trova sempre una soluzione, anche nelle situazioni più difficili”.

Roma, 1 luglio 2021 – Nell’ambito delle attività dell’Italy-IORA Committee, volte a promuovere la cooperazione tra l’Italia e lo IORA – Indian Ocean Rim Association con il coinvolgimento delle imprese private e della società civile, il 1° luglio, Mario Andrea Vattani, IORA National Focal Point per l’Italia, presso il Ministero degli Affari Esteri, ha organizzato, insieme a Federazione del Mare, Costa Crociere, Diplomacy-Festival della Diplomazia, una visita al Roma Cruise Terminal di Civitavecchia, di una delegazione di Ambasciatori e rappresentanti di Paesi membri della IORA: Australia, Bangladesh, Indonesia, Iran, Kenya, Malaysia, Madagascar, Mozambico, Sri Lanka, Sud Africa.

Il Ministro Mario Andrea Vattani ha introdotto l’incontro, organizzato come follow-up concreto del Webinar sul “Sustainable Cruise Turism” tenutosi nel 2020 nel corso del quale era emerso il forte interesse della Indian Ocean Rim Association (IORA) e dei suoi Stati membri a sviluppare, nell’ambito della dialogue partnership con l’Italia, una collaborazione con le principali realtà del settore crocieristico italiano, con l’obiettivo di creare maggiori opportunità nell’Oceano Indiano per lo sviluppo di un turismo crocieristico sostenibile, che coinvolga in modo vantaggioso anche le comunità costiere della regione.

L’incontro è proseguito con i saluti istituzionali di Francesco Tomas, Comandante del Porto di Civitaveccha, di Valentina Corrado, Assessore al Turismo Regione Lazio e di Ernesto Tedesco, Sindaco di Civitavecchia e Mario Zanetti, DG Costa Crociere.

Successivamente, gli ambasciatori hanno visitato il Cruise Terminal guidati dal Direttore Generale del Roma Cruise Terminal (RCT), John Portelli, al fine di prendere visione, e quindi riferire alle loro Capitali, del modo in cui vengono applicati nel nostro paese i più recenti protocolli di sicurezza anti-COVID, per poi salire a bordo della Mn Costa Smeralda per una visita della nave con una presentazione delle efficaci misure di sicurezza sanitarie a bordo.

Erano presenti, tra gli altri, Laurence Martin, Segretario generale della Federazione del Mare e Segretario Generale del Comitato Italia-IORA, Giorgio Bartolomucci, Segretario generale Festival della Diplomazia, Ahsan Shameem, Ambasciatore del Bangladesh, Esti Andayani, Ambasciatore Indonesia, Hamid Bayat, Ambasciatore Iran, Abdul Malik Melvin Castelino, Ambasciatore Malaysia, César Francisco De Gauveia, Ambasciatore Mozambico, Nosipho Ngcaba, Ambasciatore Sud Africa, Belinda Waltron, Console Australia, Jackline Yonga, Ambasciatore Kenya.

Laurence Martin  “SE L’ECONOMIA BLU GLOBALE FOSSE PARAGONATA A UN’ECONOMIA NAZIONALE, SAREBBE LA SETTIMA PIÙ GRANDE AL MONDO E FAREBBE PARTE DEL G7”

Roma, 17 giugno 2021 – La Sezione della Spezia di ATENA (Associazione Italiana di Tecnica Navale), in collaborazione con il DLTM (Distretto Ligure delle Tecnologie Marine) e SEA FUTURE 2021, il 16 giugno hanno organizzato il webinar “La rotta della nautica: economia, salute, ambiente e futuro”, nel corso del quale si è discusso sui fattori che possono animare gli anni della rinascita del mondo della nautica dopo la crisi pandemica.

Nel suo intervento introduttivo, Laurence Martin, Segretario Generale della Federazione del Mare, ha illustrato la strategia 2021-2027 dell’Unione europea per il raggiungimento dell’ambizioso obiettivo di trasformare l’economia blu dell’UE, per un futuro sostenibile, con azioni concrete da attuare entro 2030 e 2050 che coinvolgono tutti i segmenti del cluster marittimo italiano.

Un percorso che di recente ha registrato un’accelerazione significativa. “Parliamo del Green Deal che si prefigge tre obiettivi – ha affermato Laurence Martin –  decarbonizzare, digitalizzare e assicurare la resilienza della nostra economia: sfide vitali per tutti i segmenti della nostra blue economy: shipping, porti, pesca, nautica da diporto e anche tutta la catena del valore. Ormai dobbiamo pensare in modo diverso – ha aggiunto – la pandemia Covid 19 è stata la scossa per velocizzare il rilancio dell’economia. E’ un invito ai governi, alla nostra industria ma anche ai cittadini del mondo, un appello per comportamenti diversi, più sostenibili e inclusivi”.

A livello europeo, le tre comunicazioni della Commissione sul Green Deal sulla strategia per la mobilità sostenibile e il piano per la ripresa europea puntano a promuovere la transizione verde e digitale e rendere l’economia europea più equa, più resiliente e più sostenibile per le generazioni future. “Il dado è tratto e non si può tornare indietro – ha affermato Laurence Martin – La Commissione di Ursula von der Leyen, con il piano intitolato “Trasformare l’economia blu dell’UE per un futuro sostenibile” presentato il 17 maggio scorso, intende proporre iniziative per l’innovazione e la sostenibilità ambientale in tutti i settori della, blue economy. Sono già state presentate le linee guida per l’acquacoltura sostenibile e, nelle prossime settimane, saranno adottate nuove disposizioni per il taglio delle emissioni del trasporto marittimo”.

“Se l’economia blu globale fosse paragonata a un’economia nazionale, sarebbe la settima più grande al mondo e farebbe parte del G7”.

Nell’Unione europea, l’economia blu europea fornisce 4,5 milioni di posti di lavoro diretti (molti dei quali in regioni in cui esistono poche alternative); comprende tutte le industrie e i settori connessi ai mari e alle coste, lem cui attività si svolgono sia in ambiente marino (trasporti marittimi, pesca e produzione di energia) sia a terra (porti, cantieri navali, acquacoltura terrestre, produzione di alghe e turismo costiero).

Si tratta di un segmento ampio e in rapida evoluzione della nostra economia, che nell’ultimo decennio ha adottato misure significative per modernizzarsi e diversificarsi.

Accanto ai settori tradizionali, sono in evoluzione e in crescita settori innovativi quali le energie rinnovabili oceaniche, la bioeconomia blu, la biotecnologia e la desalinizzazione, che offrono nuove prospettive e creano posti di lavoro.

La Commissione si basa chiaramente su una concezione sistemica che integra la politica in materia di oceani nella nuova politica economica europea e ritiene necessario collegare meglio tra loro la politica verde e la politica blu, estendendo l’approccio comunitario oltre i confini dell’UE e aprendo la strada a una governance internazionale degli oceani.

Un’economia blu sostenibile creerà opportunità concrete per la creazione di nuovi posti di lavoro e nuove imprese. “Da qui l’importanza dell’economia blu per un paese come il nostro ove le attività marittime annualmente producono beni e servizi per un valore di 34 miliardi di Euro (2% del PIL) ed acquistano presso le altre branche dell’economia forniture per 20 miliardi di Euro, fornendo occupazione a 530 mila persone”.

Tale visione è stata condivisa dai ministri dei 42 Stati membri dell’Unione per il Mediterraneo (UpM) che con la nuova Déclaration ministérielle de l’UpM sur l’économie bleue, si sono impegnati a cooperare e ad affrontare le sfide comuni nei settori chiave dell’economia blu per «promuovere politiche e strumenti di trasformazione come i cluster marittimi o la pianificazione dello spazio marittimo» e il passaggio a tecnologie low carbon e una blue economy  circolare.

“La politica mondiale, comunitaria e nazionale – ha concluso il Segretario Generale della Federazione del mare – ha indicato l’obiettivo “emissioni zero” ma, purtroppo, non sono ancora chiari gli strumenti per raggiungerlo. Per questo, investimenti significativi in ricerca e sviluppo sono cruciali per poter innovare in modo “intelligente” così come sono necessari nuovi meccanismi per facilitare l’accesso alla finanza blu e green per poter concretizzare la transizione ecologica e attuare questa rivoluzione blu”.

SAVE THE DATE: il 28 ottobre 2021 si terranno i Quality Award Italy 2020 di ANAMA

Si svolgerà a Milano il prossimo 28 ottobre la nuova edizione dei Quality Award Italy, il tradizionale appuntamento associativo di ANAMA – Associazione Nazionale Agenti Merci Aeree, sezione aerea di Fedespedi – volto a premiare compagnie aeree, GSA e handlers per il servizio reso nel corso dell’anno precedente (2020).

L’evento richiama ogni anno centinaia di addetti ai lavori (tra spedizionieri aerei e operatori partner), ed è divenuto il principale evento di networking del settore del cargo aereo.

Come per le ultime due edizioni, l’evento sarà preceduto nel pomeriggio dal convegno organizzato dall’Osservatorio Cargo Aereo.

Seguiranno nelle prossime settimane informazioni sulla modalità di svolgimento dell’evento. Intanto gli associati Anama possono già votare! Per sapere come, leggi la circolare Anama 16/21 consultabile in Area Riservata

Il 4 agosto, Fabiana Dadone, Ministra per le politiche giovanili, è stata ricevuta in Confitarma dal Presidente Mario Mattioli e dal Presidente dei Giovani Armatori, Salvatore d’Amico, che hanno sottolineato che per emergere dalla “sea-blindness” e risvegliare la cultura marittima occorre partire dai giovani.

Il rilancio del Paese non può prescindere dal contributo delle nuove generazioni e dalla formazione nelle carriere marittime per la valorizzazione e la tutela del mare.

Carlone Mattioli Pettorino

Carlone Mattioli Pettorino

“A nome degli armatori italiani e del cluster marittimo che ho l’onore di rappresentare, esprimo gli auguri più sentiti all’Amm. Nicola Carlone per l’importante incarico cui è chiamato al servizio del Paese”, afferma Mario Mattioli, Presidente di Confitarma e della Federazione del Mare.

“Conosciamo bene conoscere l’Amm. Carlone che nel corso della sua carriera ha ricoperto molti importanti incarichi che spesso lo hanno portato a gestire numerose criticità del nostro settore e sono certo che proseguirà con lui la piena sinergia che caratterizza i rapporti tra Capitanerie di Porto armamento e tutte le componenti del cluster marittimo fondamentale per proseguire nel rilancio del comparto marittimo-portuale del nostro Paese, specie in questa fase di transizione ecologica”.

“Colgo l’occasione per ringraziare l’Amm. Giovanni Pettorino che in questi anni è sempre stato al nostro fianco per risolvere situazioni difficili nel più breve tempo possibile, esprimendogli la gratitudine dell’armamento nazionale, che ho l’onore di rappresentare, ed anche il mio personale apprezzamento per la passione e l‘impegno con cui ha ricoperto il suo incarico”.

“Il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto ha al suo attivo 156 anni di attività e Confitarma ne ha 120 – ha concluso Mario Mattioli – il nostro bagaglio di esperienza, conoscenza e condivisione è cresciuto con noi ed oggi ci lega un costruttivo rapporto che si è evoluto in linea con le nuove esigenze dell’industria e nell’interesse del Paese e che, ancora una volta, conferma che quando si fa sistema, si trova sempre una soluzione, anche nelle situazioni più difficili”.

 

 

Roma, 23 luglio 2021