AUDIZIONE UNEM SULLA LEGGE DI BILANCIO:
RICONOSCERE UN BENEFICIO ALLA COMPONENTE “BIO” GIÀ PRESENTE NEI FUELS

Roma, 4 novembre – “Nell’ambito di una eventuale ridefinizione delle accise sui prodotti energetici riteniamo imprescindibile rivedere il quadro normativo sulla fiscalità energetica valorizzando lo sviluppo di politiche sostenibili e dando i giusti segnali a favore di investimenti verso forme di consumo e produzione a basse emissioni di carbonio. L’attuale struttura delle accise non è legata all’impronta carbonica dei prodotti energetici ed è pertanto cruciale riconoscere un beneficio alla componente rinnovabile già presente nei carburanti e che dovrà tendenzialmente aumentare nei prossimi anni”.

È quanto ha affermato Gianni Murano, Presidente UNEM, oggi in Commissione Bilancio nell’ambito del ciclo di audizioni sulla Legge di bilancio all’esame del Parlamento.

“Oggi un litro di biocarburante – ha proseguito – sconta infatti un livello di accise che in termini di euro per kg di CO2 emessa è oltre 5 volte quello del corrispondente prodotto fossile e tra le 12 e le 15 volte rispetto al gas e all’elettrico”.

“Lo sviluppo di una produzione nazionale attraverso una progressiva trasformazione dei siti oggi dedicati alla produzione di carburanti fossili verso la produzione di carburanti low carbon – ha sottolineato – consentirà di valorizzare le eccellenze tecnologiche e di competenze dell’attuale sistema di raffinazione, promovendo lo sviluppo delle filiere nazionali e minimizzando gli impatti occupazionali, particolarmente gravosi in specifici ambiti territoriali”.

Da sottolineare comunque – ha concluso – che le accise nel nostro Paese sono già tra le più alte d’Europa sia per il gasolio che per la benzina, mentre il differenziale benzina/gasolio è perfettamente in linea con la media europea”.