III rapporto sull’economia del mare
Crescita economica, capitale umano e tutela dell’ambiente nel cluster marittimo italiano.

Presentato sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.

2006, Franco Angeli, Milano

Pur in un contesto economico nazionale complesso e a crescita lenta, il sistema marittimo italiano prosegue lungo un rapido percorso di sviluppo e di riposizionamento. Il Pil generato nel 2004 ammonta a 36,5 miliardi di euro, pari al 2,7% di quello nazionale, mentre l’occupazione diretta e indiretta coinvolta nelle attività marittime rappresenta l’1,6% del totale.

I diversi segmenti del cluster marittimo italiano hanno, inoltre, mostrato negli ultimi anni un’apprezzabile capacità di tenuta di fronte alle turbolenze dei mercati e all’innalzamento dei livelli di competizione nello scenario internazionale, migliorando e innovando il livello qualitativo dei prodotti e dei servizi offerti .

In linea con le precedenti edizioni, questo Rapporto analizza i conti economici delle componenti produttive (armatori, cantieristica navale e delle imbarcazioni da diporto, porti, servizi logistici, attività ausiliarie ai trasport i marittimi, pesca) e istituzionali (Marina Militare, Capitanerie di Porto, Autorità portuali, Istituto di previdenza marittima) del cluster marittimo, oltre a definire un dettagliato quadro statistico settoriale.

Questo Rapporto ha dunque l’obiettivo di descrivere l’attuale dimensione economica e sociale di tale cluster marittimo, oltre a delineare possibili scenari di sviluppo, che potranno realizzarsi attraverso efficaci politiche formative del capitale umano, attraverso il sostegno all’innovazione dei processi produttivi e la realizzazione di infrastrutture moderne, capaci di valorizzare la centralità del nostro Paese nel bacino del Mediterraneo.

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