24 MARZO 2023

Flash 09

Federpesca presente a Bruxelles con l’Alleanza europea per la pesca a strascico (EBFA) per ribadire che il Piano d’Azione “Proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini per una pesca sostenibile e resiliente” presentato dalla Commissione europea rappresenta un attacco frontale alla pesca e mette a repentaglio l’approvvigionamento, sicurezza e autosufficienza alimentare dell’Ue.
L’EBFA si è riunita il 20 marzo a Bruxelles per un incontro con le autorità nazionali competenti in materia di pesca, tra cui la Rappresentanza italiana a Bruxelles, per discutere la portata, il percorso e l’impatto delle politiche della pesca proposte dalla Commissione.
L’incontro si è tenuto a seguito del Consiglio Agricoltura e Pesca dell’Ue, durante il quale il “pacchetto pesca” presentato dalla Commissione europea il 21 febbraio 2023 è stato al centro della discussione. Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha qui sottolineato come sia necessario rivedere il Piano di Azione, in particolare per quanto riguarda il rispetto dell’obbligo di sbarco delle catture involontarie e l’eliminazione graduale della pesca a strascico.
“L’obiettivo di eliminare gradualmente i pescherecci a strascico da tutti i SIC/Natura 2000 (in espansione), e che in prospettiva annunciata riguarderà anche le aree al di fuori delle Aree Marine Protette” – ha dichiarato la Direttrice di Federpesca, Francesca Biondo – “va a colpire direttamente un settore che in Europa contribuisce per il 25% agli sbarchi totali di prodotti ittici e al 38% dei ricavi, con 7.000 imbarcazioni (di cui circa 2000 italiane). La domanda che non viene soddisfatta dal prodotto nazionale verrebbe colmata dal prodotto importato, da Paesi in cui vigono regole meno rigide sulla gestione della pesca.”
“L’obiettivo della Commissione di eliminare gradualmente la pesca a strascico è chiaramente sproporzionato, ingiustificato e non basato su dati scientifici aggiornati e verificati, oltre ad essere una politica assolutamente miope per garantire l’approvvigionamento alimentare dei Paesi Ue. Per questo nella giornata di lunedì abbiamo voluto essere a Bruxelles per difendere il settore e far sentire la nostra voce.  Ringraziamo il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e la Rappresentanza Italiana a Bruxelles per il sostegno dimostrato al settore ittico italiano, affinché sia garantito un futuro sostenibile non solo a livello ambientale, ma anche economico e sociale.”  – ha così concluso la Direttrice Biondo.

Il 21 marzo, il Centro Studi Fedespedi ha pubblicato il 21° quadrimestrale di informazione economica “Fedespedi Economic Outlook”, con dati sul contesto macroeconomico (Pil, commercio internazionale, ecc.) oltre agli ultimi dati sull’import-export italiano, le tendenze nello shipping internazionale, e il traffico aereo cargo. Il report analizza le incertezze provocate dallo guerra in Ucraina e le criticità che già avevano segnato il 2022 (aumento costante dei prezzi delle materie prime e dei beni energetici e congestionamento delle filiere di approvvigionamento) e poi presenta le previsioni a livello mondiale per il 2023 che convergono su valori di sostanziale stabilità.

Per maggiori informazioni e per scaricare lo studio cliccare qui

Fedespedi Outlook n. 21_marzo 2023_Rev2

17 MARZO 2023

Flash 08

Il 15 marzo a Roma, si è tenuta l’Assemblea pubblica di Federagenti, presieduta da Alessandro Santi, incentrata sull’analisi dei traffici nel Mediterraneo realizzata dal Centro di analisi e consulenza strategica Giuseppe Bono che ha evidenziato alcuni fenomeni che rendono credibile e concreto uno spostamento verso il Mediterraneo dell’asse di gravitazione dei traffici europei, schiudendo all’Italia e alla sua portualità orizzonti che tuttavia sono tutti da conquistare. “Numeri e progetti che – secondo Alessandro Santi – sono il vero riferimento sul quale costruire una politica marittima del Mediterraneo”. ABSTRACT studio

PROGRAMMA

Di seguito i comunicati stampa diffusi dopo l’evento:

Comunicato stampa _Federagenti riaccende i riflettori su altra costa del Mediterraneo

Comunicato stampa – Rixi non aspettiamoci dalla Ue una politica mediterranea spetta a noi farlo

 

MAREVIVO E IL MONDO DEL MARE LANCIANO L’ENNESIMO APPELLO AL GOVERNO: OCCORRONO I DECRETI ATTUATIVI DELLA LEGGE SALVAMARE

ROSALBA GIUGNI: LA PLASTICA È NEL SANGUE UMANO E NEGLI OCCHI DEI PESCI CHE DIVENTANO CIECHI. MA A NON VEDERE SIAMO SOPRATTUTTO NOI!

La Legge Salvamare è entrata in vigore il 10 giugno 2022: un grande successo, fortemente voluto da Marevivo, perché finalmente si consente ai pescatori di portare a terra la plastica recuperata con le reti invece di scaricarla in mare e di poter installare sistemi di raccolta di rifiuti in linea con i principi dell’economia circolare e come richiesto dall’Unione europea.

Ebbene tutto ciò è ancora un sogno. Dopo 9 mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la Legge Salvamare è ancora inattuabile.

Non bastano più le buone intenzioni e le parole. Servono i fatti!

I fatti sono l’emanazione dei decreti attuativi necessari per avviare questo processo virtuoso ponendo un freno ai rischi per l’ambiente che ci circonda e per la vita quotidiana dei cittadini.

I fatti sono che continua ad aumentare la quantità di plastica che ogni giorno finisce in mare con danni permanenti all’ambiente e all’uomo: ricerche scientifiche dimostrano che la plastica, sotto forma di microplastiche, è entrata nella catena alimentare ed è presente nell’aria che respiriamo e nei cibi che assumiamo.

L’attuazione della Legge Salvamare è fondamentale per il settore mare e pesca ed è anche assolutamente necessaria per contribuire al risanamento dell’ecosistema marino oltre ad essere indispensabile per la salute pubblica.

Sappiamo – aggiunge Rosalba Giugni, Presidente Marevivo – che l’attuazione della legge non risolverà tutti i problemi dell’inquinamento da plastica, ma rappresenta un primo importante passo avanti sulla strada della transizione ecologica. La plastica ormai è nel sangue umano e negli occhi dei pesci che diventano ciechi. Ma a non vedere siamo soprattutto noi!”.

Marevivo e Federazione del Mare, insieme a: Alleanza Cooperative Italiane Pesca, Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale Italiana, Lega Italiana Vela, Fondazione Dohrn, Associazione La Grande Onda, Ricercatori Università Politecnica delle Marche e Compagnia della Vela di Venezia e tutto il mondo del mare a gran voce sollecitano una rapida azione del Governo per l’emanazione dei decreti attuativi della Legge Salvamare.

Chi non agirà adesso dovrà rendere conto ai cittadini e alle future generazioni!

www.fedepiloti.it

La 76^ Assemblea nazionale di Fedepiloti si terrà a Roma nei giorni 4 e 5 aprile 2023 presso il  Grand Hotel Plaza.

Seguirà il programma.

 

10 MARZO 2023

⇒Flash 07

Formato A4

 

Quest’anno ASSITERMINAL organizza un’intera giornata di confronto e proposte sulla portualità e dintorni, coinvolgendo aziende, istituzioni e politica in un serrato dibattito che si terrà

martedì 18 aprile p.v. dalle h. 9.30-18.30, a Roma in p.zza Ss Apostoli (Palazzo Colonna – Sede Federazione del mare)

Programma

Indagine sul Made in Italy: necessario selezionare e focalizzare sempre più il sostegno pubblico. Fondamentale il ruolo di ICE Agenzia

Si è svolta oggi, presso la Commissione Attività produttive della Camera dei deputati l’audizione di Confindustria Nautica nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sul Made in Italy.

L’Associazione nazionale di categoria di Confindustria ha ricordato i numeri del settore, poco noti al Paese, alla stampa e persino al Parlamento, ringraziando per questo sentitamente il Presidente Alberto Gusmeroli e la Vice Presidente Ilaria Cavo, per l’inclusione nel ciclo di audizioni.

La nautica si è confermata leader assoluta nel segmento dei superyacht, con oltre la metà del global order book, e prima esportatrice mondiale di unità da diporto; impiega nella sua filiera oltre 190.000 addetti e continua ad assumere ininterrottamente dal 2016. Nel 2022 l’industria chiude con un incremento a doppia cifra, dopo l’eccezionale risultato del 2021, con il solo fatturato di cantieristica e componentistica che si attesta sui 7 miliardi di euro e segna il record storico dell’export di 3,4 miliardi di euro.

Circa l’individuazione delle attività per l’espansione del Made in Italy, Confindustria Nautica ha sottolineato il ruolo strategico del Salone Nautico Internazionale di Genova, come per tutti quei settori per i quali l’internazionalizzazione passa innanzitutto per il forte il sostegno alla principale Fiera nazionale di settore, la cui forza attrattiva – come ad esempio per il Mobile – è proprio nel radicamento territoriale e nella presentazione della filiera.

È dunque essenziale il potenziamento delle attività di incoming organizzate con ICE – Agenzia per le quali è necessario un maggiore coinvolgimento delle Associazioni nazionali di categoria di ciascun settore nell’individuazione dei target, anche per la miglior valorizzazione del contributo pubblico. Il tutto affiancato da una forte presenza sui media internazionali per la quale è importante, ancora una volta, l’attività di ICE – Agenzia.

Confindustria Nautica, ritiene un eccellente strumento anche l’organizzazione di press trip nei Distretti produttivi, con la stampa internazionale di settore ed extra settore, dimostratasi molto efficaci per il consolidamento presso i buyers esteri e anche per finalità di cross-marketing con i territori.

L’Associazione ha poi sollecitato una riflessione sul riorientamento degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), inserendo la nautica nell’ambito di sviluppo di competenze in aree tecnologiche strategiche per il Paese,vista la difficoltà di una industria altamente qualificata a trovare manodopera di eccellenza.

Circa il contesto normativo di riferimento,si segnala il lungo iter di approvazione del Regolamento di attuazione del Codice della nautica, che prevede il parere di ben 14 ministeri, per il quale si sollecita ilGoverno ad accelerare l’adozione del provvedimento.

Infine sono stati ricordati il tema dell’assegnazione delle concessioni demaniali degli approdi turistici(la Direttiva Bolkestein esclude l’applicazione ai porti, peraltro da poco riconfermata dal Governo per i bacini mercantili), per i quali si chiede di ricondurre le concessioni nell’alveo dei criteri di pubblica evidenza e trasparenza del Codice della Navigazione, e il tema dei visti per i marittimi esteri che imbarcano su navi in sosta in Italia, le cui modifiche adottate dal precedente governo determinano la mancata permanenza delle unità presso porti e cantieri, nonostante alcuni interventi legislativi tampone adottati lo scorso anno.