Feeding the Planet: il contributo dell'economia del mare

Feeding the Planet: il contributo dell'economia del mare

Expo 2015 è stato un evento di grande successo che ha contribuito in modo determinante ad alzare l’attenzione sui temi relativi alla nutrizione del pianeta. L’interesse sui diversi temi trattati dalla manifestazione è in questi mesi ancora molto forte ed è per questo che la Federazione del Mare pubblicherà sul proprio sito con cadenza settimanale i contenuti del Report internazionale “Nutrire il Pianeta, il contributo dell’economia marittima”,  presentato a Milano durante l’Esposizione Universale lo scorso giugno

Il ruolo dell’economia marittima nel supporto all’alimentazione del pianeta

L’economia marittima gioca un ruolo centrale nel supporto all’alimentazione del pianeta. Il mare fornisce  direttamente cibo, sotto forma di pescato (sia da cattura che da acquacoltura), ed al contemp
o il trasporto  marittimo garantisce la disponibilità di alimenti in tutto il mondo, in maniera costo-efficace e sostenibile. Il trasporto marittimo è un eccellente motore per il processo di globalizzazione: su un totale di 12 miliardi di  tonnellate si stima che l’80% dei beni in volume (9,6 miliardi di tonnellate), e il 70% per valore viaggino via  mare, transitando attraverso i porti di tutto il mondo. Tenendo in conto i generi trasportati, che  contribuiscono al valore globale nei diversi modi, sorprendentemente il trasporto marittimo contribuisce  all’emissione di solo il 12% dei gas serra rispetto al totale. Si comprende, grazie a tale raffronto, come il  trasporto marittimo rappresenti oggi una scelta vincente non solo in termini di costi ed efficacia, ma anche 

e soprattutto di sostenibilità e rispetto per l’ambiente. Sul totale di merci spostate via mare, è possibile estrarre un eloquente dato di 5.800 miliardi di ton-km per  gli alimenti, valore mediato sulle tratte più importanti per i diversi generi alimentari. In valori assoluti, i  volumi di cibo trasportati via mare contano oggi circa 100 milioni di tonnellate di alimenti deperibili e circa
400 milioni di tonnellate di granaglie. I primi sono trasportati, nel rispetto della catena del freddo, sia in  contenitori refrigerati, che alla rinfusa in navi refrigerate; le granaglie sono trasportate alla rinfusa in navi  bulk carrier. La crescita della popolazione mondiale ha fatto crescere la domanda di cibo, e di conseguenza il volume e  valore del suo trasporto, ridisegnando i corridoi del commercio. In particolare, l’incremento del potere di  acquisto di una middle-class di respiro sempre più globale ha contribuito a fare evolvere le rotte verso il  Sud e l’Est del mondo. Cina ed Africa saranno responsabili rispettivamente del 32% e del 19% delle  importazioni globali di cibo entro il 2050, per poter sfamare popolazioni che crescono numericamente, ed  evolvono le proprie esigenze verso una maggiore varietà e globalizzazione. Tali proiezioni sono pari a 8.000  miliardi di ton-km e 500 milioni di tonnellate per la Cina, e 4700 miliardi di ton- km e 320 milioni di  tonnellate per l’Africa.