Il 28 febbraio 2022 dalle ore 14:30 si terrà una sessione di follow-up sul pacchetto Fit for 55, organizzata dall’Intergroup SEArica in collaborazione con la Conference of Peripheral Maritime Regions.
L’evento sarà aperto dall’eurodeputato Tonino Picula, presidente di SEArica e prevede la partecipazione di Petros Kokkalis vicepresidente di SEArica per l’economia blu, le industrie marittime e i porti; Claudia Monteiro de Aguiar, Vicepresidente per il clima e la governance; Catherine Chabaud, Vicepresidente per i trasporti marittimi; Jan-Christoph Oetjen e i membri di SEArica Rasmus Andresen e Caroline Nagtegaal

Maggiori info sull’evento: SEArica_Agenda_Follow_up_FF55

Iscrizioni: CLICCA QUI

La Blue Growth Community e il progetto PSAMIDES stanno organizzando l’evento di capitalizzazione “Ecologization of the Cruise and Boating Sectors in the Mediterranean“, che si svolgerà il 13 aprile in formato ibrido, a Sète, in Francia.

Si riporta, ai fini della partecipazione, il link per la registrazione.

Modulo di registrazione

Il 21 febbraio alle ore 12 a Roma presso la propria sede di Lungotevere Arnaldo da Brescia, Marevivo celebra i suoi trentasette anni di storia con l’evento “I Pionieri della Consulta del Mare” , durante il quale verrà firmato il Protocollo d’Intesa con il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.

14 febbraio 2022 – RINA e Thales Alenia Space Italia siglano un accordo per lo sviluppo di progetti nel settore aerospaziale

Thales Alenia Space Italia, una JV tra Thales 67% e Leonardo 33%, e RINA, azienda multinazionale di ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per lo sviluppo di progetti di comune interesse nel settore spaziale.
La cooperazione tra le due aziende si inserisce anche nel consolidamento di filiere strategiche associato agli investimenti previsti nel PNRR e mira alla realizzazione, per le rispettive pertinenze e competenze, di iniziative congiunte negli ambiti della space economy attraverso il migliore utilizzo, sviluppo e certificazione di tecnologie spaziali e capacità manifatturiere lungo la filiera produttiva. Grazie alle competenze sviluppate, Thales Alenia Space Italia e RINA collaboreranno anche all’elaborazione congiunta di proposte in ambito Agenzia Spaziale Europea e Unione Europea relative a nuovi materiali e processi per lo spazio, nonché nei settori della cybersecurity e della sicurezza delle informazioni nei programmi spaziali.
«Lavoriamo da oltre vent’anni nell’ambito dei progetti spaziali, in Italia e in Europa, spesso agendo come “aggregatore di competenze” tra diverse realtà della filiera aerospaziale – ha dichiarato Ugo Salerno, Presidente e Amministratore Delegato di RINA – L’accordo con una realtà prestigiosa come Thales Alenia Space permetterà a entrambi di favorire lo sviluppo di tecnologie e sistemi, a beneficio dell’intera space economy italiana».
«Per Thales Alenia Space l’innovazione è l’elemento chiave per mantenere e rafforzare la competitività interpretando le nuove sfide della Space Economy – ha dichiarato Massimo Claudio Comparini, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia – Questo accordo di collaborazione è un esempio dell’importanza riposta nello sviluppo della filiera ingegneristica e tecnologica in campo spaziale, della rilevanza strategica di tale processo e di quanto attività legate a competenze ingegneristiche, di sviluppo e certificazione di nuovi materiali e tecnologie siano essenziali nel cogliere le sfide della nuova economia dello spazio».

Brest, 10 febbraio 2022 – il 9 febbraio a Brest, l’European Network of Maritime Clusters (ENMC), ha colto l’opportunità offerta dall’One Ocean Summit per riunire i cluster marittimi europei al fine di illustrare le loro attività e identificare le linee di azione prioritarie per contribuire alle attuali sfide della transizione ecologica, energetica e digitale.
Presieduto da Frédéric Moncany de Saint-Aignan, Vice presidente ENMC e Presidente del cluster marittimo francese, l’incontro ha visto la partecipazione di numerosi cluster europei in presenza o in collegamento virtuale in particolare, Charles Kokouvi Gafan, Presidente del CMAF – Cluster Maritime Afrique Francophone.
In rappresentanza del cluster marittimo italiano ha partecipato Laurence Martin, Segretario Generale della Federazione del Mare, che dopo aver portato i saluti di Mario Mattioli, presidente della Federazione e di Confitarma, e dell’Amb. Vincenzo Petrone, Vicepresidente della Federazione e di ENMC e presidente Assonave, ha brevemente illustrato le attività e il ruolo del cluster marittimo italiano “uno dei primi ad essere stato costituito ed uno dei primi ad aver aderito a ENMC”.
“Tutti i cluster marittimi europei sanno – ha detto Laurence Martin – che questo è un momento molto favorevole per attuare le priorità della blue-economy, in linea con la strategia e il piano di azione dalla Commissione europea nella sua comunicazione intitolata: “Verso un nuovo approccio sistemico per un’economia blu sostenibile nell’UE: Trasformare l’economia blu dell’UE per un futuro sostenibile”. Un esempio concreto – ha ricordato – è il recente Accordo tra Italia e Francia, il cd. Patto del Quirinale, firmato a Roma nel novembre scorso dai presidenti Mattarella e Macron, nel quale viene esplicitamente riconosciuto il ruolo del mare per lo sviluppo economico nonché l’esigenza di restituire una concreta centralità al Mediterraneo”.
A tal fine, da tempo i cluster marittimi europei del Mediterraneo di Italia, Francia, Portogallo, Malta e Spagna, stanno collaborando tra loro ed anche con i paesi della riva sud in ambito dell’iniziativa WESTMED su temi comuni come la salvaguardia della biodiversità, la regolamentazione della pesca e naturalmente la lotta all’inquinamento, in vista della creazione di una rete dei cluster marittimi del Mediterraneo. In proposito, Laurence Martin, ha ricordato l’azione congiunta della Federazione del Mare e delle organizzazioni federate (Assonave, Assoporti, Confitarma, Confindustria Nautica, e Ferpesca) in corso con l’Associazione Marevivo per promuovere l’approvazione della Legge Salvamare che mira, grazie all’impegno del settore della pesca, a ridurre la quantità di plastica presente nel mare.
Il Segretario generale della Federazione del Mare, ha poi sottolineato il forte impegno del settore dello shipping, e in particolare di Confitarma e dei suoi associati, verso le misure previste dalla Commissione europea nel pacchetto “Fit for 55”, che mirano a raggiungere entro il 2030 gli obbiettivi del Green Deal e in particolare, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 55% rispetto ai livelli del 1990, per arrivare alla “carbon neutrality” nel 2050.
Infine, Laurence Martin ha ricordato il progetto ZEUS (Zero Emission Ultimate Ship), che Fincantieri – azienda associata ad Assonave, leader della navalmeccanica europea – sta portando avanti con ottimi risultati per lo sviluppo di un nuovo modello di tecnologie per la produzione di energia elettrica e termica a bordo delle future navi da crociera e non solo. ZEUS è il nome di una nave sperimentale alimentata con fuel cell, con la quale si intende raggiungere l’obiettivo di aumentare il livello di sostenibilità ambientale di grandi mezzi come yacht, traghetti, navi da ricerca o da crociera riducendo le emissioni di gas effetto serra oltre che gli ossidi di azoto e zolfo.

Il 9 febbraio, nell’ambito del “One Ocean Summit”, su iniziativa del Cluster Marittimo francese, si terrà la riunione dei Cluster marittimi dell’UE, coordinata dall’ENMC-European Network of Maritime Clusters.
Parteciperanno in presenza i membri del Presidium ENMC (Francia, Italia, Lussemburgo, Spagna e Olanda) e di Forum Oceano.
In rappresentanza dell’Italia interverrà Laurence Martin, Segretario generale della Federazione del Mare.
Programma disponibile sul link https://oneoceansummit.fr/

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Roma, 8 febbraio  2022 – La Proposta di legge costituzionale approvata oggi dal Parlamento inserisce la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi fra i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica italiana.
“Penso che sia una giornata epocale” commenta il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, presente in aula a Montecitorio al momento del voto.  “È giusto che la tutela dell’ambiente, della biodiversita e degli ecosistemi diventi un valore fondante della nostra Repubblica, è un passaggio imprescindibile per un Paese come l’Italia che sta affrontando la propria transizione ecologica. Per le azioni che facciamo oggi e per le conseguenze che ci saranno in futuro sulle prossime generazioni, questa conquista è fondamentale  e ci permette di  avere regole ben definite per proteggere il nostro pianeta”.
Il provvedimento, votato in via definitiva alla Camera dei deputati, modifica infatti gli articoli 9 e 41 della Costituzione e incide direttamente sullo Statuto delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di tutela degli animali.
L’Articolo 9 fa parte degli articoli “fondamentali” della Costituzione. In esso era già contenuta la tutela del patrimonio paesaggistico e del patrimonio storico e artistico della Nazione, con la riforma si attribuisce alla Repubblica anche la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi e viene specificato esplicitamente un principio di tutela per gli animali.
La modifica all’articolo 41, invece, sancisce che la salute e l’ambiente siano paradigmi da tutelare da parte dell’economia, al pari della sicurezza, della libertà e della dignità umana. E lo stesso articolo modificato sancisce anche come le istituzioni, attraverso le leggi, i programmi e i controlli, possano orientare l’iniziativa economica pubblica e privata non solo verso fini sociali ma anche verso quelli ambientali.

Gli articoli della Costituzione modificati (in MAIUSCOLO le modifiche approvate):

Articolo 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. TUTELA L’AMBIENTE, LA BIODIVERSITÀ E GLI ECOSISTEMI, ANCHE NELL’INTERESSE DELLE FUTURE GENERAZIONI. LA LEGGE DELLO STATO DISCIPLINA I MODI E LE FORME DI TUTELA DEGLI ANIMALI.

Articolo 41
L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, ALLA SALUTE, ALL’AMBIENTE.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali E AMBIENTALI.

Le modifiche introdotte dal Progetto di legge costituzionale approvato, infine, stabiliscono una clausola di salvaguardia per l’applicazione del principio di tutela degli animali negli Statuti speciali delle Regioni Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta e delle Provincie del Trentino-Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia.

“BUTTARE LA PLASTICA È CRIMINALE”: ANCHE PAPA FRANCESCO A DIFESA DELLA BIODIVERSITA’

MAREVIVO E IL MONDO DEL MARE RILANCIANO LA PETIZIONE PER L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE SALVAMARE

Roma, 7 febbraio – “Buttare via la plastica al mare è criminale, questo uccide la terra. Dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato”.
Queste le parole di Papa Francesco che, durante la trasmissione domenicale “Che tempo che fa, torna a parlare di ambiente, fornendo uno spunto di riflessione sul dramma legato alla quantità sempre maggiore di plastica presente in mare e sui danni provocati dall’inquinamento, le cui conseguenze vanno a discapito dell’uomo e delle nuove generazioni.
Marevivo, che dal 1985 lotta contro la plastica dispersa in mare, prende forza dalle parole di Papa Francesco a supporto della sua mission e rinnova al Parlamento la richiesta dell’approvazione urgente della Legge Salvamare, rilanciando la petizione che finora ha raccolto oltre 55.000 firme e che vede sempre più persone unirsi all’appello, insieme al mondo del mare (Federazione del Mare, Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale, Lega Italiana Vela, Stazione Zoologica Anton Dohrn e La Grande Onda).
Ogni giorno 731 tonnellate di plastica entrano nel Mar Mediterraneo, trasformandosi in microplastiche che finiscono sulle nostre spiagge, vengono ingerite dai pesci e arrivano nei nostri piatti.
Per fermare questa assurdità Marevivo ha chiesto e ottenuto la Legge Salvamare, già approvata dal Senato lo scorso 8 novembre 2021. Da allora la legge è ferma alla Camera dei Deputati per un cavillo legislativo e, nel frattempo, sono finite in mare altre 61 mila tonnellate di plastica!
È una situazione paradossale e inaccettabile. Non ci basta sapere che le microplastiche sono arrivate dappertutto, nell’aria che respiriamo, nell’acqua che beviamo, nel cibo che mangiamo? Addirittura sono state trovate nei tessuti della placenta umana.
La Legge Salvamare è uno strumento efficace e concreto che permetterebbe ai pescatori di portare a terra la plastica recuperata con le reti. Attualmente, infatti, sono costretti a ributtarla in mare perché altrimenti commetterebbero il reato di trasporto illecito di rifiuti e dovrebbero pagare per il loro smaltimento.
Il provvedimento prevede, inoltre, l’installazione di sistemi di raccolta alla foce dei fiumi per intercettare i rifiuti prima che arrivino in mare. E non solo: si occupa anche di educazione, campagne di pulizia, dissalatori, inquinamento da microfibre e tanto altro!
Da oltre tre anni chiediamo che venga approvata subito, eppure continua a subire ritardi e rinvii ingiustificati.

LINK PETIZIONE: https://marevivo.it/firma-per-chiedere-lapprovazione-della-legge-salvamare/

Ufficio stampa Marevivo

Madia Mauro 347 0492505 – madia.mauro@marevivo.it

Elisa Del Gobbo 338 9845849 – ufficiostampa@marevivo.it

The International Propeller Club – Port of Genova ha organizzato il webinar che si terrà giovedì 10 febbraio 2022, alle ore 17,45 sul tema: “YACHT SERVANT: LA NUOVA FRONTIERA PER IL TRASPORTO DI YACHTS. Cosa comporterà per Genova?

Si riporta il collegamento per partecipare all’evento:

https://global.gotomeeting.com/join/750709077

 

 Assoporti ed SRM (centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) inaugurano un nuovo format della newsletter “Port Infographics”.

La newsletter con le statistiche ed i dati aggiornati sui trasporti marittimi e la portualità

  • Cresce ancora il trasporto marittimo mondiale in termini di tonnellaggio: +3,4% le stime per il 2022. La flotta navale aumenta del +2,9%.
  • A livello internazionale avanzano ancora i porti dell’area MENA (Middle East & North Africa) in termini di competitività e attrattività; il LSCI (Liner Shipping Connectivity Index) aumenta di oltre 30 punti dal 2006 ad oggi. Si riduce in modo costante il gap con gli scali del Nord Europa.
  • Per il nostro Paese ancora elevata la “dipendenza” dal mare del commercio internazionale: un terzo dell’import -export di tutte le regioni italiane avviene via nave; per il Mezzogiorno questo dato diventa quasi il 60%. Dopo il calo generale del 2020 del -17% i primi 6 mesi del 2021 mostrano chiari segnali di miglioramento, con un +33%.
  • Nove regioni italiane superano gli 8 miliardi di Euro di import-export marittimo. In testa Lombardia ed Emilia-Romagna. Sicilia e Campania prime nel Mezzogiorno.
  • Il 2021 ha messo sempre più in luce la fragilità delle supply chain globali. L’impennata dei noli caratterizza lo shipping su tutte le principali rotte: al terzo trimestre 2021 lo Shanghai Containerized Freight Index registra un +255% sul 2020.
  • Si rileva una minore qualità del servizio di trasporto containerizzato: a novembre 2021 solo il 34% delle navi è arrivato in orario nel porto di destinazione con una media dei ritardi delle navi di 7,3 giorni.
  • Prosegue il fenomeno dei container vuoti “stressato” dai mercati di esportazione del Far East: dopo la forte crisi di fine 2020, il Container Availability Index di Shanghai a novembre 2021 indica ancora una carenza strutturale di contenitori nelle rotte strategiche.
  • In Italia sono presenti oltre 12.600 imprese della filiera dei trasporti marittimi, in crescita dell’8% rispetto a 10 anni fa.
  • Veneto, Campania, Toscana, Liguria e Sicilia le regioni, con il maggior numero di imprese, superano quota 1.200.
  • Inizia la risalita dei porti italiani: i primi 9 mesi del 2021 indicano un’importante ripresa: +10%, pari a oltre 345 milioni di tonnellate. Il Ro-Ro (Roll on Roll off) è il tipo di merce che registra la crescita più alta, +19%.
  • Investimenti in sostenibilità sempre a buoni ritmi: a livello globale il 34% dell’orderbook si riferisce a navi che adottano carburanti e propulsori alternativi.
  • Cresce il business del bunker: i porti di bunkeraggio GNL attivi nel mondo sono 141 e ne sono pianificati ulteriori 95.
  • Speciale occupazione femminile: importante presenza delle donne negli uffici delle Autorità di Sistema Portuale: il 43% del totale; la percentuale scende al 29% nei ruoli dirigenziali e nei quadri.

La pubblicazione è consultabile cliccando qui: port-graphics-1-2022

Il numero è stato interamente realizzato attraverso l’uso di infografiche. L’obiettivo del concept è di offrire al lettore una visione immediata del fenomeno oggetto di analisi e delle principali statistiche ad esso collegate.
La Newsletter vuole offrire agli operatori uno spaccato sul Mediterraneo e sulla valenza del trasporto marittimo e della portualità a livello globale, nonché il posizionamento dell’Italia, alla luce dei cambiamenti strutturali seguiti alla pandemia, con i riflessi sul commercio internazionale.
Ricca di informazioni la pubblicazione si sofferma, oltre che sui principali dati di traffico, anche su fenomeni marittimi come l’impennata dei noli, la ridotta affidabilità dei servizi di trasporto, il container shortage (carenza di container). Tutti elementi che impatteranno sulla competitività delle infrastrutture portuali.
Un altro aspetto innovativo di questa newsletter riguarda i focus specifici dedicati alla sostenibilità ed all’occupazione femminile in ambito marittimo. La figura femminile, non tradizionalmente accostata ai lavori in ambito marittimo, ricopre un ruolo rilevante, destinato a crescere.

Il Presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, ha commentato, “si rilancia un’iniziativa con SRM che ritengo sia molto importante per il nostro settore. Abbiamo messo a sistema i nostri dati e il know-how dei ricercatori di SRM per creare un prodotto divulgativo utile anche per le previsioni prossime. I porti sono in una fase di trasformazione sotto molto punti di vista e il Mediterraneo è tornato ad avere un ruolo centrale e strategico per i traffici mondiali. Illustrare possibili scenari e prossime sfide è importante perché conoscere è essenziale per decidere.”

Massimo Deandreis, Direttore Generale di SRM ha dichiarato che: “prosegue la nostra collaborazione con Assoporti; è un partenariato per noi importante che ci consente di elaborare informazioni sempre aggiornate sui porti italiani e sulla filiera della logistica che rappresenta un asset strategico per il nostro Paese.  I dati dimostrano che i porti italiani crescono e questa tendenza è destinata a rafforzarsi anche grazie al PNRR che assegna ai nostri scali quasi 4 miliardi di Euro. Un sistema portuale forte e resiliente è una componente fondamentale per un Paese che vuole essere competitivo e attrattivo sotto il profilo commerciale e giocare il ruolo che gli compete negli scenari e nelle sfide geo-economiche del Mediterraneo.”