2° SUMMIT NAZIONALE SULL’ECONOMIA DEL MARE BLUE FORUM

“Italia Nazione di Mare” – Gaeta

Il Presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi ha sottolineato il ruolo e l’importanza della nautica da diporto e i suoi primati di eccellenza nel mondo

 Si è aperta oggi 25 maggio a Gaeta la seconda edizione del Summit Nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum che si concluderà sabato 27. All’apertura dei lavori è intervenuto Giovanni Acampora – Presidente Assonautica, Si.Camera, Camera Commercio Frosinone Latina, in rappresentanza degli organizzatori dell’evento per il saluto alla platea, al quale sono seguiti quelli dei rappresentanti delle istituzioni.

Dopo “Le istituzioni per il Piano del Mare”, è intervenuto il Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, che ha ricordato che “il valore del settore industriale è abbastanza noto, il 2022 si è chiuso con il record assoluto di produzione di 7 miliardi di euro, con una crescita per la cantieristica tra il 15% e il 20% rispetto al 2021, e il record di export, che traguarda i 3,4 miliardi. Meno conosciuto è invece l’impatto sulle economie costiere dall’indotto economico generato dalla nautica – dall’uso, dalla manutenzione e dall’ormeggio della barca – e quello della spesa turistica del diportista”.

La filiera conta quasi 19.000 unità locali di produzione, per un valore aggiunto di oltre 11 miliardi di euro e più di 187.700 occupati. Per ogni addetto alla produzione del comparto, si attivano 9,2 posti di lavoro; ogni euro investito nella produzione ne attiva 7,5, come rilevato da Fondazione Edison e Fondazione Symbola, partner scientifico di Confindustria Nautica. Ogni 3,8 posti barca si genera 1 occupato nell’indotto turistico, con una media di 71 occupati per ogni approdo turistico. Non solo, la spesa sul territorio del diportista è il doppio di quella del turista di albergo.

Sono moltissime e validissime le ragioni per sostenere questo settore, nell’interesse generale del Paese e della sua prosperità – ha continuato Saverio Cecchi. Per questo nautica, turismo nautico e sport acquatici hanno bisogno di avere maggiore peso perché le politiche del mare non siano solo politiche di navigazione mercantile.

Cecchi ha poi concluso: “Ascoltando gli interventi delle Categorie al Comitato costituito dal Ministro delle politiche del Mare, rilevo alcuni temi trasversali, che interessano più dicasteri e impattano su mercantile, crocieristica, nautica e turismo e sono il presupposto di qualsiasi politica di sviluppo: i dragaggi dei porti, le regole delle concessioni degli operatori, la competitività fiscale del cluster, le regole di accesso del personale e degli ospiti che imbarcano o sbarcano in Italia, la tutela ambientale che deve coniugare conservazione e fruizione consapevole. Su questi temi serve una cabina di regia, per mettere in campo politiche competitive con gli altri Paesi europei e per coordinare la riduzione dei tempi della burocrazia e dal Governo ci aspettiamo risposte operative”.

Per affrontare la crisi climatica, Marevivo, nell’ambito dell’Accordo con la Marina Militare e la Fondazione Dohrn, ha lanciato il 24/5/2023, presso la sua sede nazionale sul Tevere, la campagna internazionale ʺOnly One: One Planet, One Ocean, One Healthʺ, realizzata con il Patrocinio del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero per la Protezione Civile e le Politiche del mare, in occasione della partenza della Nave Scuola Palinuro dal Porto di La Spezia per il suo viaggio d’istruzione in Italia e nel Mediterraneo.

La campagna, nata per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’urgenza di attuare la transizione ecologica, è iniziata con incontri propedeutici nelle prestigiose scuole della Marina Militare, per coinvolgere e rendere protagonisti gli equipaggi e gli allievi che saranno a bordo delle navi e proseguirà con conferenze in alcune delle tappe del tour del veliero e una mostra itinerante costituita da 11 pannelli, allestita sulla Nave Scuola Palinuro.

La mostra, visitabile anche presso la sede nazionale di Marevivo, è incentrata soprattutto sui temi della transizione energetica, ecologica e alimentare, sul concetto di economia circolare, sull’inquinamento da plastica e sul riscaldamento di mari e oceani. L’obiettivo è quello di creare sempre più consapevolezza sul fatto che la nostra salute dipende dall’armonia tra il mondo vivente e quello non vivente e che le attività umane – come il prelievo di risorse alimentari, l’overfishing, gli allevamenti intensivi, la distruzione degli habitat e la deforestazione – hanno rotto questa armonia, che possiamo ristabilire solo lavorando tutti insieme con un approccio olistico, a diversi livelli.

Hanno partecipato alla conferenza stampa Rosalba Giugni, Presidente Marevivo, Aurelio De Carolis, Ammiraglio di Squadra della Marina Militare Comandante in Capo della Squadra Navale, Ferdinando Boero, Vicepresidente Marevivo e Presidente Fondazione Dohrn e alcuni rappresentanti del Comitato Scientifico Marevivo che, in collaborazione con Fondazione SymbolaEdible Planet Ventures e l’Università Campus Bio-Medico di Roma, nella persona del Prof. Antonio Ragusa, hanno curato i contenuti della mostra ʺOnly One”. Il Comandante di nave PalinuroMario Esposito, ha salutato i presenti con un videomessaggio in diretta dalla Nave Scuola.

«Le cose sono unite da legami invisibili: non puoi cogliere un fiore senza turbare una stella, diceva Galileo Galilei. Questo è il filo conduttore della campagna di comunicazione e sensibilizzazione “Only One” che abbiamo voluto creare insieme a partner di eccellenza – ha dichiarato Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo. – Solo attraverso la consapevolezza possiamo pensare di affrontare il difficile futuro che l’umanità ha davanti. Siccità e alluvioni, due facce della stessa medaglia, sono il prodotto dei cambiamenti climatici ai quali dobbiamo trovare una soluzione per mitigarne gli effetti e, nello stesso tempo, per mettere in atto la transizione ecologica, tema presente nella mostra che accompagna tutte le fasi della campagna. Dobbiamo cercare di arrestare quel conto alla rovescia che ci indica il tempo di non ritorno, che ci è dato dall’IPCC (il panel composto da migliaia di ricercatori di tutto il mondo che monitorano i cambiamenti climatici). Sei anni, circa due mesi e una manciata di ore che, con il riscaldamento del Pianeta di oltre 1,5 gradi, ci porterebbero alla catastrofe globale.»

«La Marina militare collabora da tempo con l’Associazione Marevivo, con cui condivide la grande attenzione verso tutti gli aspetti della dimensione marittima, da quelli ambientali a quelli legati alle transizioni alimentare ed energetica. Tutti temi che hanno diretto impatto sulla sostenibilità del pianeta e sulla sua sicurezza e stabilità a livello globale. In quest’ottica si inquadra il supporto della Marina militare all’iniziativa informativa “Only One: One Planet, One Ocean, One Health” che sarà divulgata anche in contesti internazionali nell’ambito delle campagne estive delle navi scuola a vela Amerigo Vespucci e Palinuro.» ha dichiarato l’Ammiraglio Aurelio De Carolis.

«Se l’Unione Europea ci chiede l’alfabetizzazione marina, vuol dire che siamo analfabeti. E noi, con questa campagna, ci proponiamo di promuoverla a più persone possibile. – ha affermato Ferdinando BoeroVicepresidente Marevivo e Presidente Fondazione Dohrn – Esistono buone norme di comportamento, ma queste devono essere inserite in un sistema che dobbiamo conoscere e comprendere, altrimenti non potremo valutare se quello che proponiamo funziona oppure no. Ci impegniamo moltissimo per esplorare lo spazio, ma non facciamo altrettanto per esplorare la biodiversità, che pur celebriamo e di cui riconosciamo, a parole, l’importanza vitale per la nostra stessa sopravvivenza.»

La campagna è realizzata con il supporto di Beko Italia srl, marchio internazionale di elettrodomestici che propone soluzioni innovative nel rispetto del Pianeta. All’insegna del claim “Live Like a Pro”, Beko abbraccia ogni ambito della quotidianità con prodotti progettati per offrire uno stile di vita più sostenibile, grazie all’alta efficienza energetica, all’utilizzo di componenti riciclate e all’attenzione all’emergenze globali come quella della lotta da inquinamento da microfibra che vede il brand impegnato in prima linea.

Altro partner della campagna è BAT Italia, azienda impegnata nella realizzazione di un futuro migliore, A Better Tomorrow™, attraverso la riduzione del suo impatto ambientale e quello della propria attività sulla salute, con cui Marevivo già collabora attraverso il progetto “Piccoli gesti, grandi crimini”, per sensibilizzare cittadini e Amministrazioni locali sul littering, ovvero l’abbandono nell’ambiente di mozziconi e piccoli rifiuti come bottigliette, tappi e scontrini, e per raccogliere dati utili per capire e prevenire il fenomeno.

“La diversificazione del reddito attraverso attività complementari è un volano per la competitività del settore ittico. Le attività complementari alla pesca non devono però fungere da attività sostitutive alla pesca professionale ma da rafforzamento della competitività, imprenditorialità, redditività e stabilità del settore. Proprio in queste settimane la pesca europea è oggetto di un attacco pregiudiziale da parte della Commissione: nell’ottica di rafforzare la diversificazione è quindi fondamentale difendere un settore primario che garantisce prodotti alimentari ai cittadini europei e ne tutela la sicurezza alimentare.” Ha esordito così la Direttrice di Federpesca, Francesca Biondo, di fronte agli europarlamentari della Commissione Pesca riunita ieri, 24 maggio 2023.

La Direttrice Biondo è intervenuta durante l’audizione pubblica della Commissione pesca del Parlamento europeo dal titolo “Il futuro della pesca – Come promuovere la diversificazione del reddito e facilitare l’accesso dei pescatori ai finanziamenti dell’UE”.

La Commissione ha recentemente proposto un controverso “piano d’azione” per la conservazione delle risorse ittiche e la protezione degli ecosistemi marini, insieme ad altre iniziative di attuazione del Green Deal europeo. Considerando il suo potenziale impatto sulle attività di pesca e le numerose sfide che il settore della pesca sta affrontando in questo momento, in particolare l’aumento del prezzo del carburante, è necessario pensare in modo più mirato al futuro della pesca dell’UE. Per questo motivo, la Commissione Pesca del Parlamento ha organizzato un’audizione pubblica per ascoltare gli esperti del settore su quali trasformazioni sono necessarie per garantire una pesca economicamente e ambientalmente sostenibile in futuro. Obiettivi importanti sono pertanto la diversificazione del reddito dei pescatori e la facilitazione del loro accesso ai finanziamenti dell’UE, quali FEAMPA.

“La sfida che abbiamo di fronte è quella di migliorare la competitività delle imprese, tutelando i redditi delle imprese, i diritti del lavoro e l’ambiente marino, uscendo dal binomio che una maggiore competitività significhi necessariamente un aumento dello sforzo di pesca.” continua la Direttrice Biondo. “Aumentare la competitività attraverso la diversificazione del reddito significa invece miglioramento della redditività, occupazione stabile, ricambio generazionale, aumento del livello di formazione, valorizzazione del patrimonio culturale della pesca, promozione delle aggregazioni tramite Organizzazioni di Produttori e contratti di filiera, diversificazione delle attività turistiche legate alla pesca e integrate nelle specificità dell’area, coinvolgimento degli operatori nella progettazione dei parchi eolici offshore, promozione della biodiversità e tutela dell’ambiente marino. Queste le sfide e gli obiettivi che accompagnano oggi il settore della pesca e che se affrontate garantiranno un futuro sostenibile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale a questo settore.” – così conclude la Direttrice Biondo.

La Giornata marittima europea (EMD) è l’evento annuale di due giorni durante il quale la comunità marittima europea si incontra per fare rete, discutere e delineare un’azione congiunta sugli affari marittimi e l’economia blu sostenibile.

L’EMD è l’occasione per aggiornarsi sullo stato attuale di un’ampia gamma di questioni riguardanti l’economia blu e l’ambiente marino e per discutere le soluzioni per il futuro.

L’EMD si rivolge a professionisti di imprese, governi, istituzioni pubbliche, ONG e università, nonché cittadini dell’UE interessati al mare.

L’edizione 2023 della Giornata marittima europea si svolgerà a Brest, in Francia, il 24-25 maggio organizzato dalla Commissione europea e dal Segretariato generale per il mare..

Tutte le sessioni saranno organizzate in formato fisico, con relatori e moderatori in sede.

La sessione di apertura e la successiva sessione di alto livello saranno disponibili tramite webstreaming

Maggiori informazioni disponibili qui: https://maritime-day.ec.europa.eu/index_en  e qui https://european-maritime-day-2023.b2match.io/

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Il 26 maggio si terrà a Brest l’ evento di lancio dell’European Blue Forum

19 MAGGIO 2023

Flash 17

Seminario sui porti e le comunità locali

Sottoscritta una convenzione tra Assoporti e Università di Genova sul tema

Roma: Si è tenuto ieri, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile nonché dell’iniziativa Italian Port Days, il workshop “I porti italiani e il rapporto con le comunità” organizzato da Assoporti unitamente alle Autorità di sistema portuale. L’evento si è svolto presso il Parlamentino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – MIT (Roma) alla presenza del Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On.le Edoardo Rixi.

In questa occasione, è stato presentato il progetto di ricerca “PULSE – The Port-clUster LandScapE: Developing a Spatial and Design Approach to Port Clusters” (https://pulse.unige.it) attualmente in corso di implementazione presso il Dipartimento Architettura e Design – DAD dell’Università di Genova – UniGe, condotto dalla d.ssa Beatrice Moretti (PhD). Ad introdurre Moretti, il Prof. Niccolò Casiddu, Direttore del Dipartimento.

Dopo i saluti del Presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, sono intervenuti il Vice Ministro Edoardo Rixi e il Comandante Generale delle Capitanerie di Porto, Nicola Carlone. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza del rapporto tra l’Università e i porti per dare ulteriori impulsi ad un tema così importante.

Successivamente, è stato illustrato il progetto PULSE e sono stati raccontati alcuni casi studio sul tema dell’integrazione sociale nei porti, da parte dei Presidenti delle AdSP, Francesco Di Sarcina, Luciano Guerrieri e Sergio Prete.

A margine della mattinata, il Vice Ministro Rixi ha dichiarato, “L’obiettivo del Mit è rendere i porti più accessibili, sostenibili e moderni. Il timone punta su semplificazione della pianificazione portuale, ridefinizione dei processi per l’aggiudicazione delle concessioni portuali, riorganizzazione dello sviluppo della Piattaforma logistica nazionale per la rete dei porti e degli interporti. Abbiamo destinato 675 milioni per l’elettrificazione delle banchine e la trasformazione dei porti in comunità energetiche nell’ottica di una strategia di trasformazione del sistema energetico accompagnata da una riforma finalizzata a velocizzare e facilitare la realizzazione dei nuovi impianti”.

Dal canto suo, Giampieri ha evidenziato, “I cambiamenti del mondo cui stiamo andando incontro sono molteplici e dobbiamo essere pronti per questi cambiamenti. L’incentivazione del dialogo con le città si rende sempre più vitale per accompagnare questa transizione.  Adeguarsi ai nuovi modelli e anche informare e formare le comunità locali sugli sviluppi delle attività portuali e sulle opportunità fa parte delle nostre attività. L’opportunità di lavorare a stretto contatto con le Università è stata accolta con soddisfazione da tutte le AdSP.

 Proprio nella Giornata Internazionale delle Donne del Mare abbiamo avuto il piacere di ascoltare l’illustrazione di un progetto di ricerca promosso da una donna. Siamo convinti che la transizione in atto assisterà anche nel colmare il gap di genere che ancora esiste nel settore dei trasporti e ad una graduale inclusione nei processi portuali di giovani lavoratori e lavoratrici. 

In questo contesto, il dialogo tra porti e territori assume sempre di più un ruolo centrale sia sul fronte della sostenibilità che sul fronte dell’innovazione. Ci stiamo lavorando da un po’ e riteniamo che la sottoscrizione di questo accordo darà ancora maggiore impulso alle nostre attività.” 

A seguire la sintesi del progetto:

Il progetto PULSE è vincitore dell’Avviso Pubblico Young Researchers e ha ricevuto finanziamenti dalla Commissione Europea e dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4 “Istruzione e Ricerca” – Componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa” – Investimento 1.2 “Finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori”, all’interno del Recovery Package Next Generation EU.

PULSE è uno dei 5 progetti di ricerca di giovani ricercatrici e ricercatori dell’Università di Genova che hanno di recente vinto o partecipato, ottenendo la certificazione Seal of Excellence, a bandi Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowships o Marie Skłodowska-Curie Postdoctoral Fellowships nell’ambito dei Programma quadro Horizon 2020 e Horizon Europe.

PULSE è condotto da Beatrice Moretti, PhD, architetto e ricercatrice a t. d. di tipo A in Progettazione Architettonica e Urbana presso il DAD-UniGe che, nell’ambito del progetto, svolge il ruolo di Host Institution. A livello di contenuti il progetto è indirizzato allo studio degli impatti spaziali, urbani e architettonici, connessi al fenomeno di clusterizzazione dei porti contemporanei europei. In termini di risultati attesi, PULSE formulerà un toolkit di strategie, categorie lessicali e mappe mirate a riconoscere i cluster portuali come un inedito campo di sperimentazione per l’architettura e il progetto urbano.

Alla luce di collaborazioni di ricerca in corso, durante i lavori, Assoporti e DAD-UniGe, nelle figure del Presidente Rodolfo Giampieri e del Direttore Niccolò Casiddu, hanno sottoscritto una Convenzione Quadro e un Accordo Attuativo finalizzati allo sviluppo di una collaborazione di ricerca sui temi di PULSE. In particolare, i due enti sono intenzionati a condividere una raccolta dati sul quadro contemporaneo dei sistemi portuali italiani. L’operazione sarà implementata tramite un Questionario tematico che, indirizzato alle 16 Autorità di sistema portuale italiane, verrà illustrato e diffuso nel mese di giugno 2023 grazie al network di Assoporti. La collaborazione tra Assoporti e DAD-UniGe comprende inoltre attività di disseminazione e comunicazione di step successivi del progetto e eventi/seminari pubblici.

Il tutto con l’obiettivo di analizzare e instaurare il rapporto porto-città sempre più inclusivo.

Ulteriori informazioni, foto e presentazioni sono disponibili al link: https://www.assoporti.it/it/associazione/comunicazione/notizie/i-porti-e-le-comunità-locali-1/

 

Il 22 giugno 2023 si terrà a Malta la WESTEMED Stakeholder Conference 2023.

Ulteriori informazioni possono essere reperite al link: WestMED Conference 2023 – WestMED (europa.eu)

Si riporta qui di seguito la Draft Preliminary Agenda:

Sea-Basins-Assistance-Mechanism_Draft Preliminary Agenda_Stakeholders Conference 22June23_Updated_080523

 

Il primo hub nel Mediterraneo sull’innovazione tecnologica e la blue economy

Il 19 maggio nella sede della Federazione del Mare a Roma si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’ottava edizione di SEAFUTURE, ospitata all’interno della Base Navale di La Spezia e organizzata da Italian Blue Growth srl e dalla Marina Militare.

La manifestazione si conferma l’evento internazionale più importante in Italia del settore Blue Economy e il primo hub nel Mediterraneo che prende in considerazione tutti gli aspetti della politica marittima integrata, basata sulla strategia della ‘Blue Growth’, così come indicato dalla Commissione Europea.

All’evento erano presenti il Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra, Giuseppe Berutti Bergotto, la presidente di Italian Blue Growth srl, dr.ssa Cristiana Pagni e la dr.ssa Laurence Martin, segretario generale della Federazione del Mare.

Saranno più di 300 le aziende che esporranno i propri servizi e prodotti in oltre 35mila metri quadrati nella storica Base Navale della Spezia, con l’intervento di 71 delegazioni estere confermate, 12 imbarcazioni ormeggiate nella Dock Area e circa 400 mq di area espositiva esterna, 78 imprese straniere da Francia, Germania, Norvegia, Finlandia, Inghilterra, Svezia, Usa, Belgio, Cina, Canada e Austria.

Tanti gli attori, infatti, che qui si incontrano e si confrontano: “Con grande piacere noto come l’edizione di quest’anno, rispetto alle precedenti, registri il più elevato numero di rappresentanza di Marine straniere, presenti con 28 capi di stato maggiore e 33 delegati – ha detto il Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Berutti Bergotto – Una evidente testimonianza della bontà del nostro operato e dell’attrattività dei prodotti e delle tecnologie italiane che riscuotono sempre maggior interesse a livello globale”.

Parallelamente alle iniziative promosse dalla Marina Militare, dal Segretariato Generale della Difesa e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, non mancheranno tavole rotonde per costruire un consenso attorno ai temi della transizione energetica, dell’economia circolare, della salute dell’ambiente marino. Alla luce di un contesto mondiale molto delicato si affronteranno temi come Maritime Safety e Security, Eletronic Warfare, Cyber Defence, Underwater Defence, argomenti di stretta attualità e primaria importanza perché: “La sicurezza dei mari è fondamentale per la nostra sopravvivenza” come dichiarato in conclusione del suo intervento dall’ammiraglio Berutti Bergotto.

SEAFUTURE sa dialogare e sa far dialogare anche realtà che parlano lingue diverse o che partono da punti di vista differenti per arrivare a dare risposte concrete. Rappresentiamo un “unicum” per un’economia sostenibile e per consolidare il ruolo dell’Italia nel Mare Nostrum, nel Mediterraneo – così il Presidente di IBG, Cristiana Pagni, nel suo intervento – I mari hanno bisogno di noi per garantire un’ondata di cambiamento e garantire alle generazioni di oggi e a tutte quelle che verranno la sostenibilità economica e ambientale”.

La crescita esponenziale della manifestazione a cui si assiste da anni, confermata anche dalle molte riviste specializzate di settore da India, Emirati, Francia, Malesia, Belgio e Libano presenti, è dovuta al proprio imprinting industriale e tecnologico che l’ha resa luogo d’incontro, confronto, scambio di know how e progettazione.

Inoltre l’ottava edizione di SEAFUTURE si caratterizza per alcune iniziative speciali che spaziano dal mondo dell’arte e del cinema, con un ospite di grandissimo richiamo internazionale come l’attore Giancarlo Giannini, all’informazione con il format FUORI ONDA realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti. Dalla dimensione subacquea, all’iniziativa della Water Academy Foundation “One Ocean One Health: la salute del mare si decide sulla terra” e molto altro fino ad arrivare ad oltre cinquanta eventi in 4 giorni, dal 5 all’8 Giugno.

Sostengono SEAFUTURE 2023 la Marina Militare, il Distretto Ligure delle Tecnologie Marine, il Segretariato Generale della Difesa, la Camera di Commercio Riviere di Liguria, la Federazione delle Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD).

Sono co-organizzatori, l’Italian Trade & Investment Agency, l’European Institute for EurAsian Dialogue, la Regione Liguria, l’Autorità di Sistema Portuale Mar Ligure Orientale, Liguria International. Hanno dato il loro patrocinio il Ministero dell’Interno e i Comuni della Spezia, Lerici, Porto Venere e Sarzana.

FINCANTIERI Strategic Sponsor. MBDA Diamond Sponsor. ELETTRONICA GROUP Silver sponsor. LEONARDO Silver sponsor. C.A.B.I. CATTANEO Bronze sponsor. ORIZZONTE SISTEMI NAVALI Bronze sponsor. ALFAGOMMA Bronze sponsor. TELSY Bronze sponsor

Federazione del Mare insieme a Cluster Big e Forum Oceano sarà presente con un stand e due workshop

Scarica approfondimenti e immagini – Copyright Marina Militare

Parità di genere e riconoscimento di competenze per affrontare la transizione ecologica e digitale

18 maggio 2023 – Nella seconda internazionale delle donne del mare, istituita dall’IMO nel 2021, la Federazione del Mare sostiene l’esigenza di accelerare il processo per raggiungere l’uguaglianza di genere nel settore marittimo.

“La parità di genere è un pilastro fondamentale per un futuro migliore – afferma Mario Mattioli, Presidente della Federazione del Mare – In tutto il mondo, sono sempre più numerose le donne che con il loro lavoro contribuiscono allo sviluppo del settore marittimo ed alla sua transizione energetica, digitale e più sostenibile. Le donne lavoratrici marittime a bordo e a terra, ingegneri, amministratori delegati, manager, rappresentanti delle istituzioni e dell’industria ed in ogni altro ruolo del nostro mondo, quotidianamente dimostrano che l’unica da strada da percorrere è quella dell’uguaglianza di genere, valorizzando e sostenendo l’emancipazione delle donne. I vantaggi della riconosciuta diversità nel mondo del lavoro sono ormai evidenti”.

“Non è importante solo la parità di genere ma, per affrontare le nuove sfide poste dai costanti cambiamenti e dalla transizione green, occorre individuare nuovi talenti, competenze e professioni, come più volte sottolineato dal cluster marittimo italiano. – Aggiunge Laurence Martin, Segretario generale della Federazione del Mare – Per questo la Federazione è entrata come partner nel progetto europeo WIN-BIG Women in Blue Economy con il quale si vuole affrontare l’attuale mancanza di conoscenze disomogenee sul ruolo che le donne svolgono nei settori dell’economia blu, al fine di fornire dati accurati ed ampi sullo status di genere e sul ruolo delle donne in tutti i bacini marittimi dell’Ue (Atlantico, Mediterraneo, Baltico, Nord, Artico e Mar Nero), oltre a identificare le carenze di competenze che impediscono alle donne di entrare o progredire nelle carriere marittime”.

Il tema Women in Blue Economy sarà trattato anche in occasione della Giornata Marittima Europea il 24 maggio a Brest, con un workshop organizzato dall’Università degli Studi Roma Tre – Dipartimento di Scienze Politiche.

Auguri a tutte le donne del mare

Ventiquattro giorni di intenso addestramento sull’intero spettro delle operazioni marittime.

Iniziata il 13 aprile scorso, si è conclusa il 6 maggio la prima delle due edizioni annuali del più importante ciclo addestrativo della Marina Militare denominato Mare Aperto, un’articolata e complessa palestra addestrativa a forte connotazione multidominio e multiminaccia che vede l’impiego reale dell’intera flotta in uno sfidante scenario simulato, ispirato al massimo realismo. Un modello addestrativo flessibile e modulare, costantemente affinato negli anni e perfettamente attagliato alle esigenze di impiego della Marina Militare definite dal suo capo di Stato Maggiore, ammiraglio di squadra Enrico Credendino.

Comunicato Stampa: 015 – MARINA MILITARE – TERMINATA LA MARE APERTO 2023-1