Ann Fenech eletta Presidente del Comité Maritime International

Il CMI ha celebrato il suo 125° anniversario nella Conferenza, tenutasi dal 18 al 21 ottobre 2022 ad Anversa,  sua città natale.

Quasi 400 i delegati che si sono registrati. La conferenza ha visto riunirsi gruppi di lavoro internazionali e comitati permanenti del CMI in luoghi sparsi per la città, un fitto programma di conferenze contenente tre flussi simultanei di sessioni e una colazione offerta dal Presidente del CMI per i presidenti di tutte le associazioni nazionali di diritto marittimo membri della CMI.

Giorgio Berlingieri, Presidente AIDIM, è intervenuto in rappresentanza dell’Italia.

Qui di seguito una relazione sulla Conferenza del CMI tenutasi ad Anversa e sulla partecipazione dell’AIDIM: Relazione Conferenza Anversa 2022

 

La conferenza ha segnato anche l’elezione della maltese Ann Fenech, la prima donna Presidente del CMI, che subentra al presidente Chris Davis.

Ann Fenech è stata recentemente coinvolta nella rappresentanza del CMI come coordinatore capo per il CMI nel gruppo di lavoro V1 dell’UNCITRAL, che sta deliberando e lavorando al progetto CMI di Pechino sulle vendite giudiziarie di navi. Nel giugno di quest’anno la Commissione ha approvato il progetto di convenzione e la convenzione è ora all’esame dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite per l’adozione.

L’Assemblea Generale ha anche eletto il canadese John O’Connor  come Vice Presidente e il nigeriano Funke Akbor come Consigliere Esecutivo.

Maggiori informazioni e foto disponibili qui: https://www.cmi2022antwerp.org/

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Ann Fenech elected President of the Comité Maritime International

The CMI celebrated its 125th anniversary at its conference, held from 18 to 21 October 2022 in its birthplace of Antwerp.  Almost 400 delegates registered as delegates, and the conference saw international working groups and standing committees of the CMI meeting in locations throughout the city, a busy conference programme containing three concurrent streams of sessions, and a breakfast hosted by the CMI President for the presidents of all national maritime law association members of the CMI.

The conference also marked the election of Dr. Ann Fenech from Malta, the first-ever female President of the CMI.  She takes the helm from President Chris Davis.  Ann was most recently involved  in representing the CMI as the chief co-ordinator for the CMI in Working Group V1 at  UNCITRAL which was deliberating and working on the CMI Beijing Draft on Judicial Sales of Ships.  In June of this year the Commission approved the draft convention and the convention is now before the General Assemly of the United Nations for adoption.

The General Assembly also elected John O’Connor from Canada as Vice President and Funke Akbor from Nigeria as Executive Councillor.

Roma, 16 dicembre 2022Mario Mattioli è stato confermato all’unanimità per un terzo mandato biennale quale presidente della Federazione del sistema marittimo italiano (Federazione del Mare), l’organizzazione che riunisce il cluster nazionale delle attività marittime.

Confermati anche i vicepresidenti Anton Francesco Albertoni (Confindustria Nautica), Luigi Giannini (Federpesca) e Claudio Graziano (Assonave).

Nel corso della riunione, svoltasi a Roma in modalità ibrida con la partecipazione di quasi tutti i suoi componenti, il Consiglio ha deliberato l’adesione di ANGOPI – Associazione Nazionale Gruppi Ormeggiatori e Barcaioli Porti Italiani e UNEM – Unione Energie per la mobilità, i cui rispettivi Presidenti, Paolo Podestà e Claudio Spinaci entrano a far parte del Consiglio della Federazione.

Nel ringraziare il Consiglio per la rinnovata fiducia, il Presidente Mattioli, ribadendo il ruolo della Federazione del Mare, costantemente presente e che fa sentire la propria voce, ha proposto una rivisitazione della sua governance.

A tale scopo, ha proposto la costituzione di un gruppo di lavoro che proporrà agli associati della Federazione una modernizzazione statutaria per rendere ancor più efficace la sua azione e per rafforzare sempre più la rappresentanza di tutta l’economia marittima presso le Istituzioni, l’opinione pubblica e le altre realtà associative, in Italia e all’estero.

“Alle nostre spalle lasciamo anni molto difficili che hanno impresso un cambiamento epocale in tutto il mondo e in tutti i settori dell’economia, in primis in quello marittimo – ha affermato il presidente Mario Mattioli –  Dopo due anni di crisi a causa della pandemia da Covid, che ha rallentato se non addirittura arrestato le economie, ora il ritorno della guerra nel continente europeo condiziona tutte le attività, con aumenti vertiginosi dei prezzi delle materie prime e dell’energia, causa di un’inflazione che non si vedeva da decenni, con interruzioni nelle catene di approvvigionamento, in larga misura conseguenza di tensioni geopolitiche che si fanno sempre più aspre. Tutto questo si innesta in un contesto di cambiamento climatico, che ci impone di ridurre l’impatto ambientale del settore marittimo, e non solo.

Stiamo vivendo insomma un periodo molto complesso e di grande instabilità e ci aspettano anni di intenso lavoro durante i quali avremo la possibilità di proseguire il percorso iniziato e di rafforzare le strategie e le progettualità del mondo del mare al servizio del territorio. Allo stesso tempo, però, nel fronteggiare tutte queste sfide, assistiamo all’emergere di nuove opportunità industriali o economiche, in particolare nelle questioni marittime.

Transizione ecologica, digitalizzazione, sicurezza, difesa del mare, formazione: l’Italia marittima ha un ruolo importante da svolgere ma è fondamentale che le Istituzioni siano al nostro fianco. Che si tratti di regolamentazione, semplificazione, finanziamento o sostegno all’innovazione, solo la solida alleanza pubblico/privato consentirà all’economia marittima italiana di essere la leva di crescita e stabilizzazione essenziale per il futuro del nostro Paese. Apprezziamo in tal senso il fatto che la parola MARE sia tornata di attualità.

D’altro canto, sono sempre più convinto dell’importanza di una Federazione del mare aperta a tutte le organizzazioni marittime che ancora non ne facciano parte e sono particolarmente lieto di poter annoverare da oggi anche Angopi e Unem tra i membri del cluster marittimo italiano.

 

Voglio anche ringraziare i membri del Cluster Marittimo Italiano per il loro forte impegno dimostrato in questi anni difficili per sostenere una crescita blu sostenibile e responsabile: insieme affronteremo le questioni e le sfide di domani, siano esse ambientali, sociali o economiche. Dalla stretta collaborazione all’interno del cluster e dalla sinergia tra l’industria, il mondo accademico e le istituzioni, potranno nascere opportunità dinamiche e innovative, attirando risorse altamente qualificate con evidenti benefici per il settore marittimo e quindi per il Paese.

“Più che mai, il mare è e sarà al centro delle sfide future e delle ambizioni politiche – ha concluso il Presidente Mattioli – e Federazione del Mare continuerà, instancabilmente, a lavorare al massimo livello con e per i suoi membri e con i partner italiani ed esteri”.

 

ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI DI CONFINDUSTRIA NAUTICA, A ROMA LA TAVOLA ROTONDA “VALORE NAUTICA, PATRIMONIO PAESE”

L’INDUSTRIA NAUTICA A CONFRONTO CON IL GOVERNO, LE ISTITUZIONI E LA POLITICA SULLE OPPORTUNITA’ RAPPRESENTATE DAL COMPARTO PER LA CRESCITA DELL’ITALIA

CECCHI: “L’INDUSTRIA NAUTICA NON CHIEDE, DÀ: RICCHEZZA, EXPORT, NUOVI POSTI DI LAVORO, I CUI DATI – ANCHE IN QUESTI TRE ANNI TURBOLENTI – SONO STATI TUTTI IN CRESCITA”.

BONOMI: “CONFINDUSTRIA E’ GRATA ALLA NAUTICA, UNA DELLE PIU’ GRANDI ECCELLENZE DEL PAESE, LA POLITICA DEVE ESSERNE AMBASCIATRICE”

PRESENTATO IL NUOVO TITOLO PROFESSIONALE DEL DIPORTO, PRESTO OPERATIVO PER RILANCIARE IL CHARTER.

15 Dicembre 2022 – La sessione pubblica dell’Assemblea Generale dei Soci di Confindustria Nautica si è aperta la tavola rotonda “Valore Nautica, Patrimonio Paese: l’industria nautica si confronta con la politica e le istituzioni”, introdotta dal Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, e dal saluto del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi.

Il Presidente Cecchi ha ricordato come l’industria nautica sia un settore che non chiede, dà, producendo ricchezza, export, posti di lavoro. “Un comparto con numeri in crescita nonostante questi tre anni complessi, uno dei pochi in Italia che possa dire di avere il 50% o più del mercato mondiale. Per questo, chiedo alla politica che ci permetta di continuare a crescere con atti concreti, riducendo la burocrazia e permettendoci di essere davvero competitivi. L’Italia deve ripartire dal Paese che fa crescere il Paese”.

Il Presidente Bonomi ha ringraziato Confindustria Nautica “perché la nautica è una delle più grandi eccellenze del nostro Paese, di cui la politica deve essere ambasciatrice. Chiediamo al governo di lavorare per metterci nella condizione di poter correre come i competitor europei: è un fattore di sicurezza nazionale. L’Economia del mare è un driver strategico, occorre agire in modo coordinato per difendere la nostra industria e il PNRR è un’occasione che non possiamo sprecare.”

Intervenuti all’Assise: Daniela Garnero Santanché, Ministro del Turismo, Nello Musumeci, Ministro delle Politiche del Mare, Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Alessandro Morelli, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per la Programmazione economica, Salvatore Deidda, Presidente della Commissione Trasporti della Camera, l’onorevole Gerolamo Cangiano, Commissione Trasporti della Camera, e Marco Bucci, Sindaco di Genova. A moderare l’incontro il Responsabile delle Relazioni istituzionali di Confindustria Nautica, Roberto Neglia.

Il Vice Ministro Rixi ha illustrato il contenuto del prossimo decreto che, dopo anni di attesa, finalmente aggiorna la disciplina dei titoli professionali del diporto. “Diamo attuazione al nuovo titolo professionale semplificato, con l’introduzione dell’Ufficiale di navigazione del diporto di 2a classe, grazie a un percorso formativo qualificante, ma proporzionato al noleggio domestico, per il quale i titoli maggiori, nati per il mercantile, sono inadatti e sovradimensionati”, ha spiegato. “Inoltre aggiorniamo i titoli maggiori, allineandoli alla concorrenza internazionale”. Il testo dovrà effettuare ora un inter di vaglio del Consiglio di Stato e di Palazzo Chigi prima della pubblicazione.

Il Ministro delle Politiche del Mare, Nello Musumeci ha dato immediata disponibilità a Confindustria Nautica per l’introduzione delle tematiche di settore ai primi punti dell’ordine del giorno dell’azione di coordinamento che il nuovo dicastero metterà in campo da gennaio “fra queste sicuramente il tema dei visti dei marittimi stranieri che imbarcano su unità ormeggiate in Italia, la questione dei dragaggi e un’azione sulla giornata del mare nelle scuole”, ha spiegato.

Il Ministro del Turismo, Daniela Garnero Santanché, ha ricordato quanto ci sia da lavorare per questo settore. “Non mi preoccupo dei fondi – forse scarsi – che il PNRR destina al comparto, sto lavorando insieme al Ministro Fitto per utilizzare i cospicui fondi sul Piano europeo di Sviluppo e Coesione. Abbiamo portata in casa del Ministero il portale del turismo Italia.it, che va sicuramente implementato e mi impegno a inserire la nautica e il turismo nautico a oggi assenti”.

Il Sottosegretario alla Programmazione economica, Alessandro Morelli, ha ricordato l’attenzione del Governo – e in particolare le prese di posizione del Ministro dell’Economia Giorgetti – a valutare la conferma del Credito per gli investimenti nel Mezzogiorno e il Credito per l’efficientamento delle strutture turistiche, inclusi i Marina.

Il Presidente della Commissione Trasporti: Salvatore Deidda“Non dobbiamo mettere i bastoni tra le ruote a chi crea ricchezza, per questo stiamo bruciando tutte le tappe per dare risposte. A gennaio Confindustria Nautica in audizione al Parlamento per le richieste del settore”.

I numeri enunciati dal Presidente di Confindustria, Bonomi, trovano ampia conferma nei dati dell’Ufficio studi Confindustria Nautica, presentati ai Soci dal Direttore Stefano Pagani.

Il 2022 chiuderà ancora una volta con un incremento a doppia cifra, dopo l’eccezionale risultato del 2021. Nello specifico, il segmento dei Superyacht ha confermato un portafoglio ordini già acquisito da due a quattro anni in base alla tipologia di prodotto e al cantiere.

Nella fascia medio alta della Vela e del Motore la produzione 2023 risulta essere già allocata e si lavora con consegne per il 2024. Il mercato europeo del prodotto medio ed entry level registra le dinamiche della stagionalità e ha avviato i propri correlati piani di produzione.

Segnali positivi anche dal Fort Lauderdale International Boat Show dello scorso mese di ottobre, dove l’analisi dei risultati successiva alla chiusura dell’evento, ha dissipato i timori emersi in un primo tempo relativamente al mercato americano, che è risultato essere ancora una volta dinamico e reattivo all’offerta del Made in Italy.

Nel corso del 2022, nonostante le perduranti criticità nell’approvvigionamento di materie prime, è stato riscontrato un riallineamento dell’oscillazione dei prezzi delle forniture, oltre a una riduzione delle relative tempistiche di consegna.

Il 14 dicembre 2022 si è svolta l’Assemblea dei soci di fine anno di Confitarma, alla presenza del Viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Amm. Isp Capo Nicola Carlone, della Direttrice generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Teresa Di Matteo, del C.F. Marco Luchetti dello Stato Maggiore della Marina Militare Italiana, della Sen. Beatrice Lorenzin, del questore del Senato Sen. Marco Meloni, di Lucio Caracciolo, Laura Canali, David Parenzo e tanti altri amici.

L’Assemblea, recependo la delibera del Consiglio Generale di Confitarma, ha confermato all’unanimità il Presidente Mario Mattioli quale reggente vicario con pieni poteri per tutto il 2023, come da percorso condiviso con Confindustria.

Grande soddisfazione da parte dei partecipanti che hanno registrato un rinnovato spirito associativo, volto a collocare gli interessi economici in una dimensione ancora più ampia e più alta, alla riscoperta di un sentimento marittimo nazionale, che contamina e unisce rappresentanti del mondo dell’industria, delle istituzioni e del giornalismo.

“Il 2022 ha dimostrato” – ha commentato il Presidente Mario Mattioli “che l’industria nazionale del trasporto via mare, componente trainante dell’intero cluster marittimo, è un’infrastruttura mobile strategica capace di mettere in rete e sostenere lo sviluppo dell’economia del Paese.
Il commercio marittimo mondiale non solo vale il 70% del valore complessivo e il 90% circa in volume, ma proprio la crisi pandemica ha evidenziato la sua importanza cruciale nel garantire le necessità e i bisogni dei popoli del mondo, nonché lo sviluppo dei mercati. Confitarma è da tempo impegnata” – ha aggiunto Mattioli – “nel “risveglio” della cultura marittima dell’Italia e vuole farlo con uno spirito più moderno, più snello e più aperto, per parlare di mare a 360° e divulgare la forza strategica dell’Economia del Mare per l’Italia”.

Ci aspetta un 2023 ricco di sfide” – ha concluso Mattioli – “soprattutto sul fronte della transizione ecologica e della semplificazione normativa.
Il recepimento della Decisione comunitaria sull’estensione del Registro Internazionale, pilastro dell’industria marittima nazionale, è un traguardo importante, ma deve essere accompagnata, se non addirittura preceduta, da una concreta azione di snellimento dell’ordinamento di settore.
Confitarma continuerà a lavorare per mettere al centro del nostro Paese il mare, le sue navi e il cluster marittimo”.

A conclusione della giornata, il Presidente Mario Mattioli è stato ricevuto dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in un lungo e piacevole incontro nel quale è stato affrontato il tema della competitività dell’industria marittima nazionale.

Roma, 15  dicembre 2022  Assemblea Pubblica di Confindustria Nautica presso Villa Miani a partire dalle ore 14.00

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Uno dei capisaldi per velocizzare le procedure è quello di chiarire le funzioni tra enti che interagiscono nelle aree portuali

Secondo l’Associazione dei Porti Italiani, diventa sempre più urgente intervenire sul tema semplificazione. Uno degli esempi che riguardano le AdSP quotidianamente è la norma sulla pianificazione portuale che è determinante per lo sviluppo delle aree portuali. Su questo tema occorre chiarire bene e ribadire senza indugi la ripartizione dei compiti tra enti territoriali e AdSP, sempre nel rispetto delle competenze di ciascuno, ma cercando di evitare che si possano creare pericolosi veti tra enti.  Ricordiamo che l’obiettivo comune di tutti gli enti coinvolti è certamente quello di rendere le aree portuali competitive e garantire uno sviluppo che possa portare benefici ai territori circostanti sia in termini economici che occupazionali.

Ma la semplificazione è indispensabile anche su altri temi come il dragaggio e le procedure previste nel Codice degli Appalti, certamente mantenendo saldi i controlli ma rendendoli più fluidi, come Assoporti ha più volte sottolineato.

“Chiediamo a gran voce un intervento complessivo e organico, “ha dichiarato il Presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, “anche al fine di garantire la realizzazione delle opere finanziate con PNRR e Fondo Complementare entro i termini previsti. Uno di questi interventi riguarda certamente la suddivisione chiara di tutte le competenze sulle aree portuali, per evitare rallentamenti che non ci possiamo permettere. Desideriamo sottolineare l’importanza della chiarezza normativa, indispensabile per evitare che le interpretazioni delle norme possano diventare ostacoli alle decisioni. Occorre semplificare anche nella riscrittura di norme precedenti assicurandosi di non appesantirle.”

Il 1° dicembre a Bruxelles, in diretta dal Parlamento Europeo, con il patrocinio dei deputati europei Tiziana Beghin, Patrizia Toia e Marco Zanni, e in collaborazione con la struttura European Regulatory and Public Affairs di Intesa Sanpaolo con sede a Bruxelles, è stata presentata la quarta edizione del MED & Italian Energy Report, realizzato grazie alla sinergia tra SRM e l’ESL@Energy Center del Politecnico di Torino.

In linea con le precedenti edizioni, il Rapporto ENEMED 2022 prosegue nella valutazione e comprensione della situazione energetica attuale e delle prospettive future nella regione del Mediterraneo, quest’anno con particolare riferimento all’utilizzo dei combustibili alternativi.

Agenda

Slide Massimo Deandreis (SRM)

Slide Ettore Bompard (ESL)

Comunicato Stampa e Sintesi

Rassegna Stampa

 ICE Presenta: Le opportunità dall’Europa per le imprese italiane
I SERVIZI DI ICE AGENZIA PER FACILITARE L’ACCESSO AI FONDI EUROPEI

13 Dicembre 2022 dalle ore 09:30 alle 11:30, in formato ibrido presso l’Ufficio ICE di Bruxelles e online.

Per iscrizione on line o in presenza al seguente link:

I porti europei accolgono con favore l’accordo preliminare raggiunto tra i co-legislatori sull’inclusione del trasporto marittimo in un sistema marittimo di scambio di quote di emissione dell’UE (EU ETS). L’Organizzazione europea dei porti marittimi (ESPO) ritiene che l’ETS marittimo da concordare durante i negoziati finali questa settimana possa essere uno strumento importante per accelerare la transizione verde del settore marittimo.
Per raggiungere questo obiettivo, i porti europei chiedono il testo finale sull’ETS marittimo per prevenire la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e delle imprese, garantendo al tempo stesso che i proventi dell’ETS siano resi disponibili per gli investimenti più ecologici nel settore marittimo e nei porti.
Affinché l’ETS marittimo dell’UE abbia successo, il Parlamento europeo e gli Stati membri in seno al Consiglio devono garantire che l’ETS salvaguardi la competitività dei porti europei ed eviti la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e delle imprese verso i porti limitrofi all’UE. Mentre la formulazione prevista nell’accordo preliminare sull’esclusione degli scali nei porti limitrofi per il trasbordo di container nel calcolo delle tariffe ETS affronta il problema del carbon leakage e del business leakage, resta da vedere quanto sia impermeabile questa soluzione nella pratica. Il monitoraggio dal primo giorno dell’applicazione è essenziale.
ESPO accoglie con grande favore la formulazione concordata sui bandi dedicati per il settore marittimo nell’ambito del Fondo per l’innovazione e considera questa inclusione come una linea rossa per accettare l’accordo finale insieme all’impegno di finanziamento. Questi fondi dovrebbero essere utilizzati per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, l’inquinamento atmosferico e il rumore attraverso investimenti settoriali specifici che facilitino la diffusione e l’uso di combustibili alternativi sostenibili, compresa l’elettrificazione delle navi e le infrastrutture elettriche a terra nei porti.
Per ESPO, il Fondo per l’innovazione dovrebbe sostenere l’implementazione di nuove tecnologie che evitino efficacemente di generare emissioni di gas a effetto serra, colmando al contempo il divario di finanziamento per progetti maturi ma non ancora commercialmente fattibili. Se solo i “progetti unici” possono essere finanziati nell’ambito del Fondo per l’innovazione, il valore aggiunto dei finanziamenti dedicati nel Fondo per l’innovazione rimane molto limitato.
Inoltre, ESPO sostiene con forza l’incoraggiamento degli Stati membri a utilizzare i proventi generati dalla vendita all’asta delle quote per investimenti marittimi e portuali.
“L’accordo raggiunto sul pilastro marittimo dell’ETS affronta sia le preoccupazioni che abbiamo in termini di rilocalizzazione delle attività e di carbonio, sia dovrebbe garantire alcuni finanziamenti per i massicci investimenti da effettuare per rendere più ecologici i trasporti marittimi. Molto dipenderà però dall’applicazione delle disposizioni previste in questo accordo. Sarà di fondamentale importanza monitorare fin dal primo giorno in vista dell’identificazione di possibili conseguenze indesiderate in una fase molto preliminare. Accelerare l’inverdimento del settore marittimo dovrebbe rimanere l’obiettivo primario di questa misura. Il dirottamento verso porti al di fuori dell’UE o il trasferimento modale verso la strada devono essere considerati fallimenti del sistema. “, afferma Isabelle Ryckbost, segretario generale di ESPO.
L’ESPO ha co-firmato una dichiarazione congiunta dell’industria marittima a sostegno di tali investimenti chiedendo l’assegnazione delle entrate ETS nel testo finale.
Di seguito il link alla dichiarazione delle organizzazioni del settore, tra le quali anche ENMC.
I porti europei attendono con impazienza un accordo definitivo su un ETS marittimo dell’UE che renda possibile la transizione verde del settore marittimo, proteggendo al contempo la competitività dei porti europei.

Dichiarazione ETS finale Trilogo

ESPO: ETS Maritime outcome can only be a success if measures against carbon and business leakage and earmarking of funds for maritime are strictly applied

Europe’s ports welcome the preliminary agreement reached amongst co-legislators on the inclusion of shipping in a maritime EU Emission Trading System (EU ETS). The European Sea Ports Organisation (ESPO) finds that the maritime ETS to be agreed during final negotiations this week can be an important instrument to speed up the green transition of maritime.
To deliver this, Europe’s ports call for the final text on maritime ETS to prevent carbon and business leakage, whilst ensuring that ETS revenues are made available for greening investments in maritime and ports.
For the maritime EU ETS to be a success, European Parliament and Member States in Council must make sure that the ETS safeguards the competitiveness of European ports, and avoids carbon and business leakage to ports neighbouring the EU. Whereas the wording foreseen in the preliminary agreement on excluding calls in neighbouring container transhipment ports in the calculation of the ETS charges addresses the concern of carbon and business leakage, it remains to be seen how waterproof this solution is in practice. Monitoring from day one of application is essential.
ESPO very much welcomes the agreed wording on dedicated calls for maritime under the Innovation Fund, and considers this inclusion as a red line for accepting the final agreement along with the funding commitment. These funds should be used to reduce greenhouse gas emissions, air pollution, and noise through sector-specific investments that facilitate the deployment and use of sustainable alternative fuels, including the electrification of vessels and onshore power infrastructure in ports.
For ESPO, the Innovation Fund should support the deployment of new technologies that effectively avoid generating greenhouse gas emissions, whilst bridging the funding gap for mature but not yet commercially viable projects. If only “first-of-a-kind projects” can be financed under the Innovation Fund, the added value of dedicated funding in the Innovation Fund remains very limited.
Moreover, ESPO strongly supports encouraging Member States to use the revenues generated from the auctioning of allowances for investments in maritime and ports.
“The deal reached on the maritime pillar of the ETS addresses both the concerns we have in terms of carbon and business leakage, and should ensure some funding for the heavy investments to be made to deliver the greening of shipping. A lot however will depend on the application of the provisions foreseen in this agreement. It will be of crucial importance to monitor from day one in view of identifying possible unwanted consequences at a very preliminary stage. Speeding up the greening of the shipping sector should remain the primary objective of this measure. Rerouting to ports outside the EU, or a modal shift to road are to be seen as failures of the system.“, says Isabelle Ryckbost, ESPO Secretary General.
ESPO has co-signed a joint maritime industry statement supporting such investments and calling for earmarking of ETS revenues in the final text. The industry statement is attached with this press release.
European ports look forward to a final agreement on a maritime EU ETS that makes the green transition of maritime possible, whilst protecting the competitiveness of European ports.

FINAL ETS statement_trilogue

Il 29 novembre 2022, alle ore 15,30 si terrà il Kick Off Meeting del Progetto europeo MedBan - Mediterranean Blue Acceleration Network.

MedBAN – Mediterranean Blue Acceleration Network è un progetto che mira a mobilitare le PMI dell’economia blu dell’UE per adottare processi più verdi e digitalizzati.

Volete saperne di più sul progetto? Partecipate al nostro incontro di avvio il 29 novembre alle 15.30 (CET), ovunque vi troviate, tramite Zoom!

Il progetto MedBAN fa parte della più ampia iniziativa dell’UE “Eurocluster” per promuovere i cluster come attori cruciali per la resilienza degli ecosistemi industriali dell’UE. Questo evento sarà un’ottima occasione per discutere i ruoli e i contributi potenziali dei cluster, in particolare come ecosistemi di business e innovazione, nell’ambito della Blue Economy dell’UE, con un focus specifico sulla regione mediterranea.

Segnate la data sul calendario e navigate in un cambiamento più verde con MedBAN!

REGISTRATION NOW OPEN | Almost one week until MedBAN’s kick-off meeting!

📅 November 29
⏰ 15h30 (CET)
💻 Online

Do you want to know more about the latest developments within the EU Blue Economy, while learning more about MedBAN’s project? Do you need financial support for your SME? Are you interested in discussing the cluster’s potential roles and contributions, with a panel of renowned speakers?

Then meet us on November 29, at 15h30 (CET), through Zoom! Join us here ➡️ https://lnkd.in/dTkKhp2J

AGGIORNAMENTO DEL 5 DICEMBRE 2022

L’evento ha segnato l’avvio pubblico del MedBAN, ospitando alcuni rinomati attori dei settori della Blue Economy, nonché i partner del consorzio che saranno coinvolti nella progettazione dei due bandi 2023 che sosterranno finanziariamente le PMI europee della Blue Economy.

La presentazione è disponibile cliccando qui: MedBAN_Webinar Full Presentation

La Registrazione dell’evento disponibile qui:  ➡️ https://lnkd.in/dYvYZJ2x

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MedBAN – Mediterranean Blue Acceleration Network, a project that aims to mobilize EU blue economy SMEs to adopt greener and digitalized processes!

Want to know more about the project? Join our kick-off meeting on November 29 at 15h30 (CET), wherever you are, through Zoom! 

The MedBAN project is part of the wider EU ‘Eurocluster’ initiative to promote clusters as crucial actors for the resilience of the EU industrial ecosystems. This event will be an excellent opportunity to discuss clusters’ potential roles and contributions, namely as business and innovation ecosystems, within the EU Blue Economy, with a specific focus on the Mediterranean Region.

Save the date in your calendar and navigate through a greener change with MedBAN!